REGGIO CALABRIA – “Con grande soddisfazione apprendiamo dell’approvazione del Consiglio regionale del provvedimento che storicizza le somme per l’assorbimento del bacino storico del precariato calabrese. Un obiettivo che parte da lontano, nato da un percorso sinergico avviato anche dal nostro Comune con la Regione Calabria, che potrebbe produrre effetti anche sul nostro territorio, costituendo un nuovo solido punto di partenza per più di cento dipendenti Lsu-Lpu legge 31 e legge 15, recentemente riassorbiti nel bacino, che adesso sperano concretamente di poter uscire da una condizione di precariato e ricevere una retribuzione equa. L’obiettivo adesso è che il risultato ottenuto non rimanga una vittoria di Pirro. Per chiudere questo percorso è necessario che, come ha affermato anche pubblicamente l’assessore Robbe, il Governo nazionale faccia subito la sua parte, storicizzando le somme per le ritribuzioni e sbloccando agli Enti locali la possibilità di assumere, attraverso le deroghe ai fabbisogni, dando a queste persone la dignità che meritano e agli Enti locali la disponibilità di ulteriori unità di personale in servizio. Senza di questo passaggio fondamentale infatti i Comuni non potranno stabilizzare il personale e tutti gli sforzi fino ad oggi prodotti sarebbero vanificati”. E’ quanto affermano in una nota il consigliere comunale e vicesindaco della Città Metropolitana Riccardo Mauro e il consigliere comunale delegato alle partecipate del Comune di Reggio Calabria Francesco Gangemi.
“La storicizzazione delle somme da parte della Regione rappresenta un importante traguardo – spiegano i due consiglieri – di un lungo percorso iniziato ormai quattro anni fa quando, all’insiediamento dell’Amministrazione comunale reggina, su indirizzo del Sindaco Giuseppe Falcomatà che fissò questo obiettivo già durante la scorsa campagna elettorale, si puntò da subito al superamento della condizione di precariato per centinaia di persone in attesa da anni dell’obiettivo stabilizzazione. Dopo avere ottenuto il reintegro nel bacino Lsu-Lpu di oltre cento lavoratori che negli anni erano transitati nella società partecipata Multiservizi poi sciolta a seguito delle ben note vicende giudiziarie e adesso che questo ulteriore passaggio della Regione Calabria è stato compiuto grazie alla disponibilità dimostrata dal Presidente Oliverio, dell’Assessore Robbe e del capogruppo Sebi Romeo che ha presentato la proposta in Consiglio, è necessario completare il percorso con la storicizzazione delle somme da parte del Governo nazionale che non può permettersi di mortificare il grande sforzo prodotto in questi anni dagli Enti locali per andare incontro alle legittime aspettative di questi lavoratori”.
“In una terra complicata come la nostra – concludono i due consiglieri – dove il lavoro costituisce un baluardo essenziale di dignità per le famiglie, dove gli Enti locali hanno necessità di aumentare la loro dotazione professionale al fine di dare risposte più efficaci velocizzando le attività amministrative, è necessario che il governo agisca quanto prima affinchè la piaga del precariato nel pubblico impiego possa essere definitivamente superata”.