(DIRE) 1 Apr. – Macche’ Isee, il reddito di cittadinanza vale per tutti i residenti. Se non fosse che oggi e’ il primo di Aprile e, a Genova, qualcuno ha pensato di gabbare i piu’ sprovveduti prendendo di mira uno dei provvedimenti simbolo del governo gialloverde. Sono comparsi nella notte a decine su muri, portoni e bacheche del capoluogo ligure, i manifesti con i loghi del ministero dell’Economia e del lavoro che hanno immediatamente catturato l’attenzione dei genovesi, nonostante i molti indizi che fanno immediatamente pensare a uno scherzo. A partire da quel 29 febbraio 2019, in cui una certa “adunanza plenaria del Consiglio di Stato” avrebbe esteso a tutti i residenti il provvedimento, senza limitazioni di reddito. Il ministro dell’Economia e delle finanze, che ha firmato l’improbabile manifesto, non e’ pero’ l’attuale titolare del Tesoro, Giovanni Tria, bensi’ un tal Umberto Curti, mentre il cognome del vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, e’ storpiato in “de Majo”. Per i piu’ attenti, il terzo indizio a fare prova e’ il codice di protocollo dell’avviso: APRL FSH, una sorta di codice fiscale di “april fish”, traduzione letterale e un po’ maccheronica in inglese di “pesce d’aprile”. Secondo l’annuncio farlocco, alle poste centrali di ogni capoluogo di provincia sarebbero gia’ disponibili i Postamat con gli accrediti previsti. Per Genova si tratterebbe degli uffici centrali di via Dante e piazza Rovere. Attenzione, pero’, il numero verde in calce per le consuete informazioni del caso, e’ proprio quello dell’Agenzia delle entrate: 800.909696. (Sid/ Dire) 10:51 01-04-19