“Nonostante la raccolta differenziata sia dichiarata oltre il 50%”
“Neanche esaurita la rabbia dei reggini sul canone acqua e sulle cartelle pazze giunte nelle loro abitazioni, che sopraggiunge inesorabile il tributo Tari con non poche sorprese. Anche nel 2019 non vi sarà nessuna diminuzione economica nonostante gli sbandierati risultati, declamati a ogni piè sospinto da questa amministrazione inconcludente, sull’entità della raccolta differenziata che dall’analisi dei report dell’anno 2018 paiono essere giunti oltre il livello del 50 %” . E’ quanto afferma Pasquale Imbalzano , Consigliere Comunale di Forza Italia in seno al civico consesso reggino. “E’ indubbio come l’Amministrazione Comunale abbia inteso prendere in giro i reggini ove si è fatto riferimento alla dichiarata volontà, nuovamente smentita dalla ostinazione dei fatti concreti, di restituire ai reggini quota dei loro sforzi profusi in questi anni nell’attività di conferimento, che – come sappiano – ha creato non pochi grattacapi con l’introduzione di ben 7 mastelli ad abitazione”, continua Pasquale Imbalzano. In questo senso la Regione Calabria, sulla scorta di vincolanti direttive europee prescrittive dell’oramai acquisito principio “chi inquina di meno, paga di meno” , ha giustamente imposto alle amministrazioni comunali calabresi non solo di introdurre, ma soprattutto di diffondere eticamente la raccolta differenziata al fine di orientare i cittadini a conferire in discarica una quota progressivamente sempre minore di rifiuto indifferenziato, in vista del dichiarato obiettivo di eliminare la spazzatura dalle strade e, nondimeno, di far pagare un costo di smaltimento di rifiuto per tonnellata sempre più lieve , nonché, a valle, renderlo ai cittadini nei termini di una sensibile riduzione del tributo TARI. Tutto ciò alle latitudini reggine non può dirsi realizzato in quanto che, pur se l’Amministrazione Comunale ha dichiarato che nella città di Reggio si sia oltrepassato il livello del 50% nella raccolta differenziata, in forza dei dati che ci sono stati forniti dall’assessorato competente sul finire del 2018, e che teoricamente determinerebbe una riduzione sensibile della porzione di rifiuto indifferenziato da smaltire, non si spiega come ancora oggi giunga un conto salato sulla TARI e, quindi, non trovino attuazione le premialità previste dalle normative di settore, ossia intese come diminuzione della spesa di smaltimento del rifiuto indifferenziato per quei comuni che vanno oltre il 50% di differenziata”, aggiunge Pasquale Imbalzano. “Anche nel 2019 , dunque, l’Amminitrazione Falcomatà gioca sulla pelle dei reggini mischiando le carte, raggirandoli sui dati di raccolta differenziata oltre il 50 % ancora da verificare fino in fondo, e nei fatti facendo di loro soggetti da spolpare nella speranza di colmare i debiti che stanno vertiginosamente maturando con il gestore privato per un servizio di raccolta comunque carente, e quindi per coprire i marchiani errori di gestione compiuti in questi ultimi 4 anni”, conclude Pasquale Imbalzano.