Ritorno a scuola e in ufficio: il riposo che rigenera per affrontare la giornata. I consigli degli esperti americani del sonno

Riprendere il ritmo dopo la pausa estiva può risultare difficile, soprattutto se la notte non si dorme bene. Ecco i suggerimenti per tutta la famiglia

«Settembre è un mese difficile per il riposo. Il ritorno in ufficio o sui banchi di scuola può essere problematico, così come riabituarsi ai ritmi usuali, sia per i grandi che per i bambini. Dormire bene è senza dubbio un grande aiuto». Parola di Alberto Bergamin, ad di Tempur Italia, azienda leader mondiale del riposo che ha messo a punto alcuni consigli per affrontare al meglio la ripresa. La sveglia che suona al mattino presto può diventare un incubo, in particolare se si è trascorso la notte a rigirarsi insonni o a svegliarsi continuamente. Che fare, dunque? Anzitutto, bisogna dedicare un’attenzione particolare al riposo di bambini e ragazzi. «Per i più piccoli riprendere la routine può essere più difficile, magari perché nei lunghi mesi estivi sono stati abituati a coricarsi più tardi del solito e a svegliarsi tardi – afferma Bergamin -. Con l’inizio della scuola, questo può diventare un problema, anche perché i bambini che dormono poco lo dimostrano in modo diverso dagli adulti: piuttosto che apparire assonnati, possono avere dei problemi a concentrarsi o a memorizzare le cose, fare i capricci o avere scatti di ira immotivati. Insomma, difficilmente riescono a verbalizzare il fatto che hanno sonno, ma lo dimostrano con il comportamento. Non bisogna dimenticare che anche ragazzi e adolescenti hanno bisogno di dormire di più rispetto agli adulti».

In generale, è importante che tutta la famiglia segua alcune regole precise: «I genitori sono il migliore esempio per i bambini e quindi devono avere un comportamento corretto – prosegue Bergamin -. È importante stabilire un buon ritmo veglia sonno quotidiano, senza pensare di dormire di più nel week end per recuperare le ore perse durante la settimana. E ancora: niente caffeina nelle ore prima di dormire, considerando che è contenuta anche in bevande gassate e cioccolato. Bisogna poi spegnere televisioni, computer, cellulari, giochi elettronici almeno un’ora prima di coricarsi. È utile anche creare una routine della buona notte, magari facendo un bagno o leggendo un libro». Quando ci sono bambini piccoli, è bene coinvolgerli nelle decisioni sul cosa fare prima di dormire: «In questo modo si enfatizza l’importanza del riposo e dei motivi per cui il corpo ne ha bisogno, diminuendo l’ansia di “perdersi qualcosa”. Anche se difficile, bisogna poi imporre dei limiti e mantenerli, rifiutando ad esempio le continue richieste fatte solo per posticipare il momento dell’addormentamento» aggiunge l’ad di Tempur. È poi importante creare un’oasi del riposo in camera da letto, togliendo tutto quello che può essere di disturbo, come dispositivi elettronici, e isolarla da luci e rumori. Fondamentale è anche il materasso, che deve garantire un ottimo sostegno alla schiena. «Spesso si tende a trascurare la qualità del supporto su cui dormono i bambini, pensando erroneamente che, essendo piccoli e leggeri, non abbia molta influenza sulla qualità del sonno. Niente di più sbagliato: un supporto adeguato e di qualità aiuta a prevenire problemi futuri e a garantire un riposo di qualità» conclude Bergamin.

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