Il Consiglio comunale dei ragazzi del Comune di Reggio Calabria si è riunito in seduta straordinaria e aperta per aderire all’ iniziativa internazionale denominata “Global Strike for the future”, sciopero globale sulle variazioni climatiche ispirato dalla 16enne attivista svedese Greta Thumber: “Siamo qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene alle persone”. Alla seduta del consiglio si è avvicendato un momento di condivisione e partecipazione in Piazza Italia supportato dalle associazioni ambientaliste per far arrivare alla cittadinanza con i giovani un corale messaggio di comunitaria difesa del nostro pianeta. Di seguito il discorso integrale di Sara Azzarà della scuola media Don Bosco, sindaco del consiglio comunale dei ragazzi “Oggi siamo qui riuniti in una seduta straordinaria, in un giorno che ritengo straordinario: il 15 marzo, giorno dello sciopero mondiale per il clima, dello sciopero per il nostro futuro. Oggi scenderemo in piazza pure noi per essere solidali con Greta Thunberg (16 anni), con Anuna De Wever e Kyra Gantois (entrambe 17 anni), Adélaïde Charlier (18 anni) e Luisa Neubauer (22 anni), coordinatrici, rispettivamente, dei vari movimenti di giovani per il clima. Abbiamo voluto essere con loro, diventare, per un giorno attivisti per l’ambiente. Greta è una ragazza poco più grande di noi che, coraggiosamente, alla sessione plenaria del Consiglio economico e sociale europeo, ha lanciato il proprio atto d’accusa alla classe dirigente politica, inefficiente ed insensibile rispetto al problema del riscaldamento globale. Ho letto che Greta ha invitato tutti ad essere arrabbiati e a lottare per il cambiamento, perché le vecchie generazioni stanno continuando a rubare il nostro futuro. E così l’unione fa la forza. Sì, perché la protesta solitaria di Greta è stata contagiosa, in molte città nel mondo si sono svolte e si stanno svolgendo scioperi ogni venerdì mattina a favore del clima. Noi giovani aspettavamo che si levasse una voce per diventare un coro. Non siamo così insensibili come sembriamo. Anche noi millennial reggini non vogliamo assistere in silenzio al progredire della crisi climatica e del dissesto ambientale, non vogliamo cedere alla rassegnazione, vogliamo arrabbiarci e dare un contributo che, a mio avviso, parte dalla consapevolezza che la nostra Terra è malata e che dobbiamo salvarla. L’ultimo rapporto del gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico afferma l’urgenza di contenere il riscaldamento globale entro +1,5 °C. Per raggiungere l’obiettivo, dobbiamo dimezzare le emissioni globali di CO2 entro il 2030, e azzerarle entro il 2050. Per fare ciò è indispensabile l’azione dei governi, di quelli che decidono. È importantissima una migliore educazione ambientale nelle scuole, una migliore informazione. Non vogliamo che le generazioni future vedano Venezia sommersa, il nostro paesaggio cambiato, la Grande Barriera Corallina scomparsa, gli orsi polari estinti. Non vogliamo pensare che milioni di persone fuggiranno da siccità, carestie, epidemie. Noi oggi chiediamo, con Greta, di non soffocare la Terra,di attenuare gli effetti degli sconvolgimenti climatici e raggiungere l’obiettivo Zero emissioni al 2050. Chiediamo che i vari trattati vengano rispettati, che gli Stati rispettino gli impegni presi. Dobbiamo fare tanto oggi ed in futuro, per limitare i danni inevitabili e prevenire gli altri. Chiediamo cura per il territorio per la nostra città, so che qualcosa si sta facendo come la raccolta differenziata, le piste ciclabili, ma si può fare di più. Possiamo e dobbiamo fare tanto sia a livello individuale che collettivo, come utilizzare i mezzi pubblici o la bicicletta, risparmiare energia, scegliere una fornitura elettrica da fonti rinnovabili, fare attenzione quotidianamente a produrre meno rifiuti, differenziare e non sprecare acqua o cibo. Voglio finire con le parole di Greta: “Non puoi semplicemente sederti in attesa che arrivi la speranza. Abbiamo certamente bisogno di speranza. Ma l’unica cosa di cui abbiamo bisogno più della speranza è l’azione. Una volta che iniziamo ad agire, la speranza si diffonde. Quindi, invece di cercare la speranza, cerchiamo l’azione. Allora e solo allora, la speranza arriverà. Oggi siamo anche noi School Strike”.