Cresce l’apprensione di parenti in Italia per i possibili rischi di un inasprimento del conflitto
Il conflitto in atto tra India e Pakistan, per la nota questione del territorio confinante, sta portando anche conseguenze sulla permanenza di cittadini stranieri nei due paesi. In particolare è stato segnalato allo “Sportello dei Diritti” da parte dei genitori di un leccese, dipendente di una grande azienda partecipata dello stato italiano che si trova temporaneamente ad Islamabad, che tutti i nostri connazionali sono stati invitati a non lasciare l’albergo dove dimorano e di muoversi, solo in casi eccezionali, con l’ausilio di scorte militari. Al momento, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rileva che sul sito tematico “Viaggiare sicuri.it” del ministero degli Esteri risulta solamente l’avviso di restrizioni al traffico aereo, poichè il Pakistan ha deciso di chiudere al traffico arereo gli aeroporti internazionali (Islamabad, Lahore, Karaci) e e viene raccomandato di tenersi aggiornati sulla situazione e di verificare con la propria compagnia aerea prinma di programmare o intraprendere viaggi verso il suddetto paese.