Indagine della Digos
Sono stati identificati e denunciati, dalla Digos della Questura di Genova, quattro dei cinque soggetti (tutte donne e un uomo), che nella notte del 23 Gennaio scorso, si sono resi protagonisti dell’imbrattamento in Salita Santa Brigida. Nella notte del 23 Gennaio, infatti, alla vigilia della visita istituzionale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella presso la sede dell’ex ILVA, ora Arcelor-Mittal, per la commemorazione del quarantesimo anniversario della scomparsa del sindacalista Guido Rossa ucciso dalle brigate rosse, i muri di Salita Santa Brigida sono stati imbrattati con delle scritte contro la memoria del sindacalista morto “GUIDO ROSSA INFAME”, offensive nei confronti del giornalista Marco Peschiera “MARCO PESCHIERA SCIACALLO” e di sostegno di brigadisti storici “MARA CAGOL, TINO VIEL E GIANFRANCO ZOJA VIVONO”.
Anche il luogo scelto dagli autori dell’imbrattamento non è stato casuale: infatti in Salita Santa Brigida, dove è presente anche una targa commemorativa, le brigate rosse uccisero il giudice Coco, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Genova e la sua scorta.
Gli operatori della Digos, attraverso un minuzioso lavoro di acquisizione delle immagini del centro storico, sono riusciti a ricostruire le fasi dell’imbrattamento e a individuare un gruppo di 5 persone che ha attraversato le vie del centro storico, cercando di eludere anche le telecamere comunali, per raggiungere il luogo dell’imbrattamento, coordinandosi e stando attenti a non essere visti da eventuali passanti o dalle forze di polizia.
Gli investigatori sono riusciti ad identificare 4 dei 5 soggetti, tre donne ed un uomo, tutti noti agli uffici Digos per precedenti specifici e figure di spicco dell’anarco-insurrezionalismo genovese. È tuttora in corso l’identificazione dell’ultima donna del gruppo. A tutti gli autori è stato contestato il reato di imbrattamento con l’aggravante della finalità di terrorismo.
fonte — http://questure.poliziadistato.it/Genova/articolo/8445c5048350f258563482185