“Abbiamo elementi concreti per affermare che, mettendo a rischio la vita delle persone a bordo, il comandante e l’equipaggio della nave ONG “Sea Watch 3” abbiano disubbidito a precise indicazioni che giorni fa li invitavano a sbarcare nel porto più vicino (non in Italia!), prove che verranno messe a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Se così fosse, saremmo di fronte ad un crimine e ad una precisa volontà di usare questi immigrati per una battaglia politica, un fatto gravissimo. Ribadisco il mio impegno a difendere i confini, la salute e la sicurezza del popolo italiano: non sarò mai complice degli scafisti e di chi li aiuta“. Così il vicepremier Matteo Salvini sulla sua pagina ufficiale di Facebook. E’ da qualche giorno ormai che si tira per la giacchetta il Governo giallo-verde tentando di creare uno strappo all’interno delle due forze politiche che lo compongono. Illusi tuonano dall’esecutivo Conte, i giochi sono ben chiari a tutti ma a far saltare i nervi ci pensano anche le nuove “accuse” mosse a Salvini sulle quali dovrà pronunciarsi il Senato. Una situazione non semplice che sarà un banco di prova per l’asse Lega- Movimento 5 Stelle, collaborazione invisa sia a Forza Italia, (che vorrebbe tornare ad elezioni con il centrodestra unito) che al PD, arrivato al minimo storico in quanto a gradimento popolare, (che vorrebbe tentare di riconquistare quanti di sinistra sono oggi tra i grillini). La maggioranza degli italiani, basti guardare i social, (ad esempio la pagina di Salvini o quella di Di Maio le più numerose in quanto a presenza di followers) è concorde con l’azione del Governo, quest’ultima vorrebbe responsabilizzare\sensibilizzare anche altri Paesi europei all’accoglienza ed alla sistemazione dei migranti (immigrati irregolari occorre ricordare che sono questo per la legge) colpevolmente abbandonata sulle spalle dello stato italiano.
Fabrizio Pace