Fake News. UE: Risoluzione contro intromissioni di Paesi terzi

Via libera da Commissione Affari Esteri Parlamento Europeo.

(DIRE) 22 Gen. – La Commissione affari esteri ha adottato una risoluzione per contrastare la propaganda ostile da parte di terzi e cercare una risposta risoluta per affrontare gli strumenti sempre piu’ sofisticati utilizzati dagli opinionisti e da istituzioni per diffondere disinformazione. Condannate fermamente le azioni sempre piu’ aggressive di Russia, Cina, Iran e Corea del Nord in questo contesto, che cercano di minare i fondamenti normativi e i principi delle democrazie europee e della sovranita’ di tutti i paesi del partenariato orientale. Tra gli strumenti denunciati alla Commissione figurano app di messaggistica privata, ottimizzazione dei motori di ricerca, intelligenza artificiale e portali online di notizie e stazioni tv. Secondo gli eurodeputati, l’Unione Europea e i suoi Stati membri dovrebbero prendere in considerazione lo sviluppo di un quadro giuridico a livello Ue e internazionale per affrontare le minacce ibride. Le azioni delle societa’ di social media, dei servizi di messaggistica e dei fornitori di motori di ricerca dovrebbero essere regolate per garantire la loro piena trasparenza. La risoluzione sottolinea anche l’importanza che le societa’ tecnologiche investino maggiormente in strumenti che identificano la propaganda e garantiscano migliori controlli di identita’ degli utenti della piattaforma, al fine di eliminare le bot-net e di ridurre gli incentivi finanziari per coloro che traggono profitto dalla disinformazione. E’ poi chiesta la trasformazione urgente della task force East StratCom dell’Unione Europea in un’unita’ a pieno titolo o addirittura in una struttura piu’ grande all’interno del Servizio europeo per l’azione esterna (Seae). Si raccomanda infine di fornire tutte e tre le task force di comunicazione strategica del Seae con risorse finanziarie e umane adeguate.

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