Sicurezza. C’è partito sindaci cauto su Salvini: no strappi Anci

Richiesta convocazione organismi interni per confronto immediato. (DIRE) 3 Gen. – All’interno dell’Anci si sta creando un’ala che vede di buon grado il decreto sicurezza firmato dal ministro degli Interni Matteo Salvini. In tal senso si muovono i due vicepresidenti Anci Umberto Di Primio, sindaco di Chieti, e Matteo Bianchi, sindaco di Morazzone, con il coordinamento del delegato alla finanza locale dell’Anci Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno e Alessandro Canelli, sindaco di Novara e membro della Conferenza Stato-Citta’. Insieme, invitano alla cautela e a non schierare l’associazione in posizione troppo ostile. “Ti chiediamo, caro presidente, di farti garante affinche’ l’associazione su queste ed altre questioni cruciali non venga usata strumentalmente per sostenere le posizioni politiche di una parte del Paese- scrivono al presidente Anci Antonio Decaro- certi del tuo impegno ti invitiamo a convocare i massimi organismi dell’associazione per avviare un confronto sul tema del decreto Sicurezza che elimini alla radice il rischio di una grave lesione dei principi che stanno alla base dell’azione dell’Anci”. La lettera e’ stata sottoscritta anche dai primi cittadini delle citta’ di Verona, Novara, Ascoli Piceno, Terni, Arezzo, Grosseto, Chieti, L’Aquila, Monza, La Spezia Imperia, Andria, Terni, Alessandria, Vicenza, Avola, Domodossola, Treviso, Mortara, Cinisello Balsamo, Morazzone, Piacenza, Gottolengo, Sartirana Lomellina, Mede Lomellina, Torreberetti e Castellaro. Si chiede, tra l’altro, la convocazione degli organismi dirigenti dell’associazione per discutere di tematiche importanti come quella dell’immigrazione evidenziando l’importanza dell’Anci e delle decisione da intraprendere collegialmente. Molte sono le adesioni che stanno arrivando in queste ore da parte di altri sindaci. “La nostra e’ un’associazione- si legge ancora nella lettera- che sin dalla sua costituzione ha inteso perseguire gli interessi generali fissati dall’assemblea dei soci e dagli altri organismi associativi e non interessi politici di parte. La forza e la credibilita’ dell’Anci, negli anni, sono dipese proprio dalla capacita di formulare indirizzi che risultassero rappresentativi di tutti comuni associati”. I sindaci fanno notare al presidente dell’Anci un altro aspetto: “Nella tua dichiarazione fai riferimento alla posizione assunta all’unanimita’ dalla commissione immigrazione dell’Anci- spiegano- ma non puo’ sfuggirti che, vista la delicatezza della materia, la posizione ufficiale dell’Anci deve necessariamente scaturire da un confronto che coinvolga i massimi organismi dell’associazione a partire dal direttivo e dal consiglio nazionale. Siamo convinti che il Decreto sicurezza contenga principi giusti e condivisibili. La gestione dell’immigrazione in questi ultimi anni ha aumentato il senso di insicurezza e il disagio sociale dei cittadini. La cancellazione dei flussi programmati e l’equiparazione tout court tra rifugiati e migranti economici ha prodotto conseguenze che era doveroso contrastare agendo alla radice di quella equiparazio”, queste le ultime parole della lettera ufficiale. (Mam/ Dire) 18:35 03-01-19

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