I Carabinieri hanno scoperto un’attività di recupero di rifiuti svolta irregolarmente nel crotonese. Nel corso di un controllo congiunto svolto alcuni giorni fa da diversi reparti dell’Arma, è emerso che la gestione dell’attività non era conforme all’autorizzazione rilasciata dalla Regione Calabria. Il titolare dell’impresa è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Crotone per violazione del Testo unico ambientale.
Nel corso di un controllo della società, eseguito alcuni giorni fa, da alcuni reparti dell’Arma in servizio congiunto, è emerso subito che la gestione dell’attività non era conforme alle prescrizioni dettate dall’autorizzazione rilasciata dalla Regione Calabria. Le verifiche successive eseguite dai carabinieri forestali della stazione Petilia Policastro hanno evidenziato diverse irregolarità nel trattamento della frazione organica derivante dalla raccolta differenziata di vari comuni del Crotonese. L’effetto più evidente era la presenza di un intenso cattivo odore persistente nell’area, causato dal trattamento dei rifiuti non conforme alle prescrizioni imposte dall’autorizzazione. La società, peraltro, era stata già diffidata alcuni mesi fa, nel corso di un controllo eseguito dal Settore ambiente e territorio, l’ufficio della Regione Calabria a cui è demandata l’istruzione, il rilascio e il controllo delle autorizzazioni in materia di rifiuti.
I militari, a conclusioni degli accertamenti svolti, hanno deferito il titolare della società alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone per le valutazioni di competenza. Essi, secondo quanto previsto dalle norme vigenti, hanno impartito al contravventore anche le prescrizioni volte a rimuovere le irregolarità riscontrate.