Apertura in grande stile per il “Laboratorio delle Arti e delle Lettere – Le Muse” di Reggio Calabria che inaugura il suo Anno Sociale “invernale” domenica 28 alle ore 18,00 presso la storica sede di via San Giuseppe 19 nei suoi spazi del Cortile delle Muse e della Sala d’Arte. “Il tempo della memoria” il titolo della serata che, non solo vede il ritorno del Premio Muse versione 2019 ma, anche, l’inaugurazione e l’apertura di una importante mostra caratterizzata da un prestito di opere dal grande valore storico-artistico, visibile però solo dalle ore 18 alle ore 20. Giuseppe Livoti – presidente Muse così è orgoglioso di dare alla città la possibilità di visitare una mostra che riunisce alcuni pezzi importanti della nota Famiglia Mastrilli – Paparatti. Un grazie a loro perché solo così abbiamo la possibilità di far conoscere alla collettività oggetti, abiti –beni mobili- che appartengono ad una nota ed importante stirpe gentilizia calabrese. I Mastrilli – Paparatti sono presenti a Rosarno dal 1500, ma originari di Tropea, antica cittadina del vibonese, luogo i cui per il loro ruolo, status e provenienza, reggevano il “Casino dei Nobili” e dunque il potere gestionale della città. L’ultimo discendente sposò la principessa Ursula Mastrilli. I pezzi provengono dallo storico palazzo di Rosarno ed in particolare arredi argentei che erano ubicati all’interno della cappella a loro intestata, nella navata della Cattedrale di Rosarno distrutta dal terremoto del 1908. Una famiglia devota alla Madonna Immacolata tanto che Livio Paparatti (noto farmacista) – da ultimo discendente, costruì una chiesa donata alla curia nel 1950. Non resta che visitare la mostra – evento tra abiti d’epoca, oggetti preziosi e la consegna del Premio Muse alla principessa Margherita Lanza di Scalea -armatrice e comandante.