Dopo il rinvio del voto sulla doppia preferenza di genere, si rimarca ancora una volta la distanza che separa la politica dai cittadini, in questo caso dalle cittadine. La maggioranza consiliare insabbia le promesse. I tecnicismi, di cui parlavo qualche giorno fa, sono stati confermati. “Serve la presenza del Presidente Mario Oliverio; bisogna integrare le recenti pronunce della Corte Costituzionale”. Con questi cavilli tattici, la politica regionale prova ancora a salvarsi. La discussione odierna della norma sulla doppia preferenza di genere, è rinviata a data da destinarsi. Appare evidente che, oggi non tutti i compromessi della politica sono stati raggiunti. La nuova sfida non colpisce solo le donne, le cittadine della Calabria, ma il diritto e la Costituzione, che molto bene avevano disciplinato l’applicazione della norma. I consiglieri regionali hanno scelto una strada vecchia per disertare il percorso nuovo di democrazia e civiltà, nella sciagurata speranza di lasciare le cose come stanno, per un’arida e comunque improbabile clonazione. Oggi la Calabria, ha assistito ad una regressione sociale, culturale ed anche umana, messa in scena da consiglieri regionali, liberi di impegnarsi nella politica, perchè alle spalle hanno sempre donne che provvedono alla loro libertà. Rimango sempre più convinta, che c’è un’enorme distanza che separa la politica regionale dai cittadini.
Maria Josè Caligiuri
Dirigente regionale Forza Italia Calabria