Nuova denuncia della Coldiretti sul succo d’arancia

“Tutti sotto schiaffo delle multinazionali dell’aranciata. Come birilli adesso a fare le spese della catena di sfruttamento nella filiera agrumicola da industria della Piana di Rosarno-Gioia Tauro sono alcune industrie di spremitura e drammaticamente si continua ad assistere ad una non equa redistribuzione del valore all’interno della filiera agrumicola”. Lo afferma, in una nota, Pietro Molinaro presidente di Coldiretti. “La vicenda dell’agrumicoltura da industria che – prosegue Molinaro – ha riflessi fortemente negativi per condizioni di lavoro, produzione e, da ultimo, sta creando diversi problemi alle imprese di trasformazione che, in carenza di commesse e con prezzi imposti ‘dai giganti delle bibite’ e quindi con poco o nessun reddito, non hanno la possibilità di ottemperare agli opportuni investimenti in termini di sicurezza e rispetto delle normative ambientali di riferimento. Anche esse, sono costrette a soggiacere ad una logica mercantilistica portata avanti dalle multinazionali dell’aranciata. Il lavoro che non c’é e continua drammaticamente a non esserci con le arance a terra o sottopagate che portano di fatto l’intera filiera alla fame: una sorta di annientamento che, però, non è indolore. Ci appelliamo ai nostri deputati e senatori affinché facciano in modo di accelerare la modifica di una legge di 50 anni fa che regola la percentuale di succo all’interno delle bibite (solo il 12%) sarebbe un primo segnale democratico e di trasparenza nei confronti di chi vuole continuare imperterrito a non rispettare le legittime aspirazioni di chi ha l’unico obiettivo di poter lavorare”.

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About the Author: Giuseppe Dattola