Il primo ministro greco, Alexis Tsipras, ha visitato i luoghi dove sono avvenuti i drammatici roghi della scorsa settimana a causa dei quali hanno perso la vita oltre 90 persone.
Gli incendi del 23 e il 24 luglio 2018, prevalentemente di natura dolosa, che hanno colpito l’ Attica – regione storica dell’antica Grecia che comprende l’omonima penisola che si protende nel Mar Egeo – sono stati tra i più letali del XXI secolo, provocando allo stato attuale 91 vittime, 187 feriti e circa 25 dispersi.Lo riferiscono i vigili del Fuoco del luogo a sei giorni dal disastro.
Mati, il piccolo villaggio di 200 abitanti, distante meno di 40 km da Atene, luogo di villeggiatura estivo, pieno di turisti e seconde case, rientra tra le località maggiormente colpite.
“Ho visto cadaveri, auto bruciate, gente fuggire, mi sento fortunata ad essere viva. Mati non esiste più, non c’ è più nemmeno l’insediamento», spiega una donna sopravvissuta agli incendi alla tv greca Skai.
Confermata invece la morte delle due gemelline di 9 anni , disperse dopo gli incendi . Secondo quanto riferito dal quotidiano greco ‘Khatimerini’, i corpi delle due piccole, Vassiliki e Sofia Filippopoulou, sono stati identificati venerdì sera. Venerdì mattina i genitori avevano fornito effetti personali e materiale supplementare per le analisi del Dna all’istituto di Medicina legale dell’università di Atene. I cadaveri delle due bambine erano tra quelli rinvenuti martedì scorso sulla sommità di un’altura a picco sul mare. Quando sulle colline intorno ad Atene si erano viste le prime lingue di fuoco, le piccole erano al mare. Sono state identificate tra le 26 persone trovate morte in un terreno verso il quale erano scappate nel tentativo di arrivare al sicuro. Erano abbracciate ai nonni.
Centinaia di sommozzatori volontari, hanno proseguito anche oggi le ricerche nel mare di Mati alla ricerca di altre possibili vittime.
MS