Thailandia: situazione ancora critica, i ragazzi usciranno da dove sono entrati

Duecento metri di speranza, purtroppo svanita. Era spuntato uno spiraglio, un varco nella grotta. La segnalazione l’avevano data proprio i ragazzi, parlando con i sommozzatori: “nei giorni scorsi abbiamo sentito rumori  provenire dall’esterno”- avevano spiegato – . Questo ha indotto le squadre di soccorso a pensare che nella montagna ci fosse un passaggio sconosciuto a tutti: una piccola apertura lunga due-trecento metri, ma sufficientemente ampia per essere scavata in velocità. Prima dell’ arrivo delle piogge.  Ma i diversi tentativi di trivellazione sono purtroppo falliti e i soccorritori non sono riusciti ad aprire un varco per mettere in salvo i ragazzi.Tuttavia occorre agire in fretta prima che l’aria diventi ancora più rarefatta: secondo i militari, nelle cavità sono scese, dal 21 al 15 per cento, le percentuali di sopravvivenza possibile,  ed è pertanto necessario pompare ossigeno all’interno della grotta.”I ragazzi sono entrati dall’ingresso principale e da lì usciranno”,  ha detto Narongsak Osottanakorn, il governatore della provincia settentrionale thailandese di Chiang Rai, smentendo l’ipotesi di un’uscita alternativa attraverso un altro cunicolo. “L’operazione di salvataggio richiederà ancora tempo, perché  si stanno valutando le condizioni di sicurezza di un’uscita con le bombole dei ragazzini.”  I ragazzi intrappolati nella grotta “hanno già imparato” a usare l’attrezzatura da sub, ma l’operazione di salvataggio deve essere ancora “testata” per garantire “un rischio minimo”. Le uniche vie d’uscite restano comunque le gallerie, in parte allagate .

MS

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