Si sono lasciati prendere un po’ troppo dall’entusiasmo. Ieri pomeriggio volevano festeggiare, brindando, l’addio al celibato del loro amico sul volo Jet2, da Birmingham a Ibiza in Spagna. Famiglie con bambini piccoli erano tra i passeggeri del volo, che partiva alle 16:00. La comitiva, ha creato il panico in aereo, dopo che la hostess si è rifiutata di servire altri alcolici. Si sono messi a urlare, uno di loro ha addirittura affrontato il personale di bordo, tanto che il pilota non ha potuto che decidere per l’atterraggio d’emergenza. A Tolosa in Francia, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i giovani hanno trovato la polizia ad attenderli. Come risultato della deviazione di tre ore, i passeggeri che viaggiano nell’altra direzione hanno dovuto affrontare lunghi ritardi. In un comunicato la compagnia aerea ha dichiarato: “Il nostro equipaggio aveva già preso la decisione di interrompere le vendite di alcol sul volo, dopo che a un membro del gruppo è stato rifiutato l’imbarco per essere ubriaco e aggressivo.”Nonostante ciò, un certo numero del gruppo, ha continuato a comportarsi in modo deplorevole e aggressivo una volta sull’aereo, qualcosa che non può e non sarà tollerato.”Dopo ripetuti avvertimenti, l’equipaggio ha preso la decisione di deviare l’aereo nell’interesse del comfort e della sicurezza di tutti”. Un portavoce ha detto che le persone a bordo dell’aereo hanno elogiato il modo in cui l’equipaggio ha affrontato il problema. Jet2 ha chiesto limiti sulla quantità di alcolici che i passeggeri possono bere negli aeroporti prima di imbarcarsi sui voli. L’amministratore delegato Phil Ward ha dichiarato: “I compagni di viaggio e le famiglie che viaggiano per una meritata vacanza non dovrebbero essere sottoposti a questo comportamento e ora intraprenderemo ulteriori azioni a sostegno dell’equipaggio per garantire che i responsabili siano ritenuti responsabili delle loro azioni.”Questa è la seconda volta che il comportamento di passeggeri turbolenti, ha causato la deviazione di uno dei nostri voli in poche settimane, quindi è sufficiente. “Sono necessarie misure adeguate da parte dell’industria e del governo per garantire che il nostro equipaggio e i nostri clienti possano volare in un ambiente sicuro e senza problemi. “Come una compagnia aerea amica delle famiglie che trasporta milioni di persone in vacanza ogni anno, chiediamo che vengano intraprese azioni adeguate per proteggere il nostro equipaggio e i nostri clienti da questo comportamento spaventoso.” Ora dovranno sborsare 25mila euro a testa per ripagare i danni alla compagnia aerea.
c.s. – Giovanni D’Agata