Il collaboratore di giustizia P. S., 53 anni di Baganzola di Parma, ritenuto dagli investigatori vicino ad un potente boss della ‘Ndrangheta, è stato preso a calci e pugni al rientro nella sua abitazione. Il fatto, avvenuto il mese scorso, come riporta Ansa.it, è emerso a seguito dell’udienza a Reggio Emilia del processo riguardante una frode fiscale da 130 milioni di euro. Il pentito, collabora con le forze dell’ordine, dall’Agosto 2015.