Roma 16:35 – Dopo più di un mese di silenzio, e dopo le infruttuose trattative fra il M5S ed il restante della politica di centrodestra e centrosinistra ecco che Grillo rilancia battaglie che sembravano state archiviate durante la campagna elettorale. Le dichiarazioni di Grillo vengono lanciate dalle pagine del nuovo mensile francese ‘Putsch’ (https://putsch.media/20180504/interviews/interviews-culture/beppe-grillo-je-parle-de-la-realite-a-travers-le-filtre-de-cet-esprit-diabolique). “Ho proposto un referendum per la zona euro. Voglio che il popolo italiano si esprima. Il popolo è d’accordo? C’è un piano B? Bisogna uscire o no dall’Europa?”. Gli argomenti vengono poi mitigati da delle precisazioni: “Tutti i trattati che sono stati firmati erano giusti, – ma sono stati deformati dai regolamenti. In seno al Movimento 5 Stelle abbiamo riflettuto su 7 punti come il Patto di bilancio europeo, l’eurobond, l’euro-obbligazione o la condivisione del debito. Se siamo un’unione di paesi, dobbiamo condividere. Perché ci sono due economie, quella del nord e quella del sud. E noi, gli italiani, siamo nel sud”. Nell’intervista non manca un argomento classico del comico genovese e cioè il “colpo di stato” affermando che siamo in una “post-democrazia” e che, non si chi, ha utilizzato la stessa democrazia per distruggerla. Un discorso abbastanza arzigogolato. “In realtà – continua Grillo – a causa di una legge elettorale, ci siamo ritrovati, già lo sapevamo, in un’impasse. La legge è stata decisa a tavolino per impedirci di governare. Allora, cos’è la democrazia? Non lo so, ma la democrazia dovrebbe consentire a chi prende più voti di governare”. Di Maio cerca di “ridimensionare” le accuse del comico però non rinunciando alle polemiche: “Grillo è uno spirito libero e lo conosciamo tutti: ma la linea sull’Europa e sull’euro resta sempre quella: cambiare tutto”: afferma il leader M5S Luigi Di Maio, arrivando a Montecitorio dove aggiunge: “per cambiare ce lo devono far fare. Escludere M5S dal governo significa escludere i cittadini dalle decisioni e non solo su l’Europa e sull’euro ma su chi deve governare. Insomma – ripete Di Maio – non si deve tradire il voto degli italiani”. Polemiche che non sfuggono a Renzi il quale replica a Grillo con il suo classico tono: “Oggi Grillo torna al referendum sull’euro. Da quando ha capito che non andranno a Palazzo Chigi ha ripreso con insulti e follie. Sono orgoglioso di aver contribuito, con tanti amici, a evitare l’accordo con il Pd e M5S. La coerenza vale più delle poltrone”(Ansa.it). Di sicuro i toni si calmeranno dopo lunedì prossimo giorno in cui il Presidente Mattarella cercherà di porre fine alla questione esecutivo.