«Devono passare dalle parole ai fatti. I cittadini e i malati chiedono il loro diritto all’assistenza sanitaria, cure adeguate e garantite nella nostra regione. Per fare questo devono immediatamente riconoscere ai privati i fondi che gli sono stati ingiustamente negati dopo aver elargito i servizi di assistenza sanitaria richiesta e concordata preventivamente con la Regione che, solo dopo, non ha rispettato gli impegni presi ed è, oltretutto, da 11 mesi che la Regione non paga. È chiaro che l’obiettivo è quello di tagliare l’assistenza ai calabresi. Non possono pensare di infliggere altri colpi mortali a una sanità ridotta già, dopo anni di scelte scellerate, in stato vegetativo». Chiaro il messaggio lanciato dal senatore Marco Siclari nella giornata che vede l’assemblea di tutte le strutture accreditate della Calabria con il Presidente della Regione Mario Oliverio e rappresentanza della giunta e del Consiglio. «L’assistenza sanitaria in Calabria non ha avuto nessuna linea d’indirizzo da parte del Governatore della Regione e il commissario Scuro si è limitato a svolgere una funzione di mero docente di matematica, restringendo i suoi compiti perseguendo un solo scopo: far quadrare i conti. Tutto questo indipendentemente dagli indicatori nazionali che vedono la qualità dell’assistenza sanitaria in Calabria in continuo ed inesorabile calo. Per quanto mi riguarda, non risparmierò alcuna azione politica fino a quando chi oggi ha la responsabilità di prendere decisioni sulla sanità calabrese, non farà di tutto per garantire il sacrosanto diritto di avere cure adeguate. Devono rendersi conto che hanno una grande responsabilità, stiamo parlando della vita delle persone e non possono più permettere che si giochi con dei numeri che non sono solo fondi da tagliare a destra e a manca senza criterio. Ogni centesimo tolto alla sanità in Calabria continua a squalificare la nostra assistenza sanitare, mortificare chi ogni giorno lavora per assistere i malati e demoralizzare anche i privati che, non solo vengono pagati con mesi di ritardo, si vedono tagliare fondi già accordati. Questo non fa altro che andare a discapito dell’utente finale che, ricordiamolo, in questo caso si tratta di malati che bisogna tutelare prima di tutto. Questa è la nuda e cruda verità e io sarò vigile, un faro costante e continuerò a seguire ogni sviluppo affinchè non venga tradito il patto di fiducia con i cittadini. La battaglia deve essere comune perché in situazioni di emergenza così delicate non esistono bandiere o colore politico. Per difendere i diritti fondamentali dei nostri concittadini – ha concluso Siclari – occorre bloccare immediatamente tagli imposti senza conoscere la qualità e la domanda del servizio offerto e tornare a lottare per dare ai calabresi un servizio di qualità. Iniziamo a batterci per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza per dare una risposta pronta e celere a chi vive giornalmente la sofferenza, a chi lotta per vivere dignitosamente la disabilità, a chi quotidianamente gioca la sua partita tra la vita e la morte. L’azione portata avanti dalla Regione Calabria è gestita nella totale indifferenza e, invece di assistere fa l’esatto contrario mettendo sempre più a rischio la vita dei calabresi. Chi soffre e lotta la sua battaglia giorno dopo giorno non può e non deve essere gravato di ulteriori disagi. Bisogna alleggerire il carico di chi ha bisogno di un servizio sanitario adeguato. L’indifferenza uccide, ricordiamolo».