Lo scorso 11 aprile è stata inaugurata in Svezia, eRoadArlanda, la prima strada «intelligente» che ricarica i veicoli elettrici in movimento. La carreggiata che si trova non lontano dall’aeroporto di Stoccolma è lunga soltanto due chilometri, ma l’agenzia statale che gestisce le strade nel Paese scandinavo intende estendere la tecnologia a tutta la Svezia in modo da tagliare, entro il 2030, le emissioni di CO2 del 70 per cento nel settore dei trasporti. Il Paese, pertanto, si prepara a dire addio ai combustibili fossili utilizzati finora per alimentare le sue vetture.Il costo del progetto sarà di un milione di euro a chilometro e sul fondo del veicolo verrà attaccato uno speciale gancio removibile in grado di inserirsi su speciali binari immessi nell’asfalto: quando avverrà il collegamento la corrente passerà dalla strada alla batteria della macchina, ricaricandola.Per ora la tecnologia è ancora in fase sperimentale e potrà alimentare esclusivamente i camion del servizio postale svedese, riconvertiti all’elettrico per l’occasione, per un tratto di due chilometri. Il sistema sarà in grado di riconoscere il veicolo specifico e valutarne i consumi anche nel caso di lunga percorrenza. D’altra parte le sezioni dei binari, di circa 50 metri l’una, saranno indipendenti e si accenderanno e spegneranno solo in presenza di veicoli, così da evitare sprechi. E la corrente elettrica si attiverà solamente quando il mezzo sarà in movimento, per evitare pericolosi accumuli di energia. Se l’esperimento funzionerà si passerà a elettrificare i restanti 20.000 km di autostrade svedesi, in modo da sopperire al più grande svantaggio finora riscontrato nei veicoli elettrici: la scarsa autonomia. Secondo Hans Säll, CEO del consorzio eRoadArlanda : “Se elettrificheremo tutti i 20.000 km delle autostrade svedesi sarà abbastanza (per garantire la circolazione dei veicoli lungo tutto il paese). La distanza che intercorre tra due autostrade non è mai superiore a 45 km e le auto elettriche potrebbero già percorrere questa distanza senza il bisogno di essere ricaricate. Alcuni sostengono che sarebbe sufficiente elettrificarne 5.000 km”.
MS