Si chiama “Condom snorting challenge” ed è l’ultima novità in fatto di giochi, tanto estremi e pericolosi quanto demenziali, diffusi via social, tra gli adolescenti, specialmente americani. Il gioco è semplice: ci si infila un preservativo nel naso per poi farlo uscire dalla bocca. Una pratica non del tutto nuova, come riferiscono diversi media Usa tra cui il Washington Post, che sta tornando di moda.E così se nei mesi scorsi si era parlato della Tide Pod, sfida per cui era necessario mordere le capsule di detersivo delle lavatrici, ora su Youtube e Instagram, sembra spopolare questa sorta di “gara del profilattico”: consiste nello srotolarlo, infilarlo in una narice e inalarlo, finché non si riesce a tirarlo fuori dalla bocca. Non è una cosa da prendere sotto gamba, spiegano diversi esperti, perché oltre a danneggiare le mucose interne del naso, il condom può essere inghiottito, provocando anche il soffocamento. Bruce Y. Lee, professore associato alla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, ha dichiarato per Forbes che questa challenge “è pericolosissima”. Le sostanze presenti sul condom, inoltre, possono essere tossiche, e in letteratura scientifica nel 2004 è stato descritto il caso di una donna che aveva inalato un condom accidentalmente riportando un collasso parziale del polmone.La Condom Snorting Challenge è nata, nel 2006, quando un uomo pubblicò su YouTube un filmato in cui riusciva nell’impresa di “sniffare” un preservativo per poi tirarlo fuori dalla sua bocca. Negli anni sulla piattaforma di condivisione di video, sono stati pubblicati sempre più video di ragazzini (se ne contano oltre 5mila, la maggior parte è stata caricata dopo il 2013) che “inalano” preservativi cercando di sfilarseli dalla bocca. E anche i social pullulano di video e foto con l’hashtag #condomchallenge. “Questi sono i giorni – spiega Stephen Enriquez, un esperto che in Texas tiene corsi ai genitori sui pericoli delle sfide su web – in cui i teenager fanno qualunque cosa per avere più like, visite o followers”.
Sarebbe sin troppo facile liquidare la faccenda definendo questa “pratica” una stupidata, una vera e propria azione demenziale, che invece evidenzia purtroppo un analfabetismo emotivo e relazionale dilagante tra i teenagers di tutto il mondo.Facciamo in modo che i giovani imparino ad interfacciarsi con gli altri, escano per strada, condividano momenti il più possibile “reali”: senza alibi e senza paure. Spesso il bisogno di mettersi in vetrina nei social network, il desiderio estremo di apparire, di trovare momenti di protagonismo condivisi, nasconde un ‘ infinita solitudine e un reale bisogno di essere amati e compresi.
MS