Migranti e ong spagnola: cronaca di una giornata critica in cerca di soluzioni internazionali

Operazione di soccorso critica in acque internazionali da parte della nave della Ong spagnola, Proactiva Open Arms, intervenuta in aiuto a 117 migranti finiti in mare. Lo fa sapere la stessa organizzazione in un tweet, spiegando che la loro imbarcazione è stata inseguita da un pattugliatore libico armato e lamentando che la Guardia costiera italiana ha fornito messaggi confusi via radio. Proactiva ha fotografato i soccorsi in mare, sottolineando che i naufraghi hanno rischiato di morire.Dopo lo  scontro con la Guardia costiera libica che reclamava i migranti soccorsi, la nave spagnola, non ha avuto l’autorizzazione a dirigersi verso un porto europeo.  “In un tweet il fondatore di Proactiva, Oscar Camps spiega che il protocollo  al momento vieta di sbarcare in un porto europeo”. Le norme prevedono infatti che l’autorità del Paese che ha coordinato i soccorsi – in questo caso la Libia – debba indicare il porto di arrivo, ma la Open Arms non riconosce l’autorità del Paese nordafricano. È stato interessato il Paese di bandiera della nave, la Spagna appunto, per cercare una soluzione. Mentre il team medico “chiede almeno l’immediata evacuazione delle persone più gravi a bordo. Siamo comunque diretti verso nord”,  puntualizza Camps. Intanto, sono state portate via d’urgenza una bimba di tre mesi in condizioni gravi (disidratata e con un’infezione di scabbia) e sua madre. Secondo il racconto del cooperante italiano, Lorenzo Leonetti, che si trova a bordo della nave, “dopo una manovra complicata dato il mare grosso, la bimba è stata trasferita su una nave medica mandata dal governo di Malta, dopo ripetute richieste da parte del capitano”. “A bordo – scrive sempre in un tweet la Ong – ci sono molte donne e bambini in condizioni critiche. Tutti al limite”. La destinazione più plausibile a questo punto sarebbe uno sbarco in Italia, ma a bordo si dicono “in attesa di conoscere le decisioni della Guardia costiera italiana”.   Secondo il senatore Luigi Manconi, che ha riferito di aver parlato con il ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio, “la Guardia costiera italiana ha comunicato alla nave che deve essere il governo spagnolo a chiedere al governo italiano la concessione di un porto dove approdare”. E la Commissione europea comunica di non avere informazioni sull’attacco di libici contro l’imbarcazione: “capisco l’urgenza della situazione, ma non ho informazioni su questo incidente specifico”, ha detto una portavoce della Commissione, Catherine Ray, rispondendo alle domande dei giornalisti. Dopo 24 ore di impasse nel Mediterraneo, pare essersi sbloccata la situazione per la nave della ong spagnola ProActiva Open Arms: a quanto si apprende, l’imbarcazione si sta dirigendo verso il porto di Pozzallo (Ragusa) con il suo carico di circa 200 migranti a bordo.

 

MS

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