Si è svolta questa mattina, presso la sede dell’associazione Le Muse di Reggio Calabria, la conferenza organizzata dall’Ente Parco d’Aspromonte, di presentazione dei candidati calabresi alle elezioni politiche 2018. Ha aperto i lavori il presidente dell’Ente Parco, Giuseppe Bombino, il quale ha puntualizzato l’importanza del Parco d’Aspromonte per la nostra terra e la necessità di interventi che dovranno essere fatti a suo supporto. A tal proposito dichiara: “Le possibilità di sviluppo del nostro territorio, è ritenuto che passino dall’agricoltura, ma ci sono dei fattori di esclusione che impediscono ciò in Aspromonte e sono: la precarietà e la non accessibilità ai piccoli borghi e si dovrebbe trovare una soluzione, per far sentire anche l’ultimo cittadino più lontano, parte della Città Metropolitana”. “Ci sono quindi – continua Bombino – problemi di collegamento intra ed inter e questo è il mio appello e avrò il piacere di sentire il vostro punto di vista e il vostro impegno sulla questione”. Il convegno, moderato da Chiara Parisi, responsabile della comunicazione del Parco d’Aspromonte, si è svolto facendo intervenire i candidati, su tre punti cardine per la vita e lo sviluppo del Parco. I candidati in questione sono stati: Ottavio Amaro, candidato del centro sinistra al senato, Nico D’Ascola candidato del centro sinistra alla camera, Federica Dieni, candidata cinque stelle alla camera, Maria Carmela Lanzetta, candidata del partito democratico al senato, Francesco Talarico candidato del centrodestra al collegio uninominale di Reggio Calabria ed Elisabetta Tripodi, candidata del centrosinistra al collegio uninominale Calabria. Il primo punto trattato, ha riguardato l’inclusione di un’area protetta all’interno del Parco, per coniugare natura e sviluppo socio-economico delle comunità. Secondo Ottavio Amaro, il Parco, deve creare un’economia legata al turismo e all’agricoltura, “deve essere una piramide al centro della città”. D’Ascola, ha affermato l’importanza di un luogo del genere, si per conservare le specie animali, ma soprattutto per sviluppare i piccoli borghi. “Il legislatore – dice – deve essere attento ai piccoli comuni”. Federica Dieni, ha voluto ribadire, invece, quanto il movimento 5 stelle, sia a difesa dell’ambiente e che il legislatore debba far si, che il parco tuteli la biodiversità, la fauna, la flora e che il turismo sia ecosostenibile. La Lanzetta ha parlato poi, di crescita socio culturale per i cittadini dei borghi, di progetti stradali per facilitare l’accesso a questi e di valorizzare peculiarità e prodotti del nostro territorio, mettendoli in rete, per far si che se ne usufruisca e se ne diffonda la conoscenza. E’ stata poi la volta di Francesco Talarico, che ha anche lui ribadito l’importanza del binomio parco-cultura, del non isolamento dei piccoli borghi e del miglioramento dei trasporti, perchè il Parco sia un’opportunità per tutti noi. Infine Elisabetta Tripodi, dopo aver dato merito al Presidente Bombino, per aver trasformato il parco in un opportunità di turismo e di cultura, ha parlato della possibilità di rilanciare il turismo religioso, col santuario di Polsi, per riscattare il territorio da luogo di criminalità a luogo di culto e rilanciare e valorizzare i centri storici. “Non dobbiamo seguire la modernità – dice – ma rilanciare il Parco, investendo secondo i nostri parametri. Dobbiamo risolvere il problema dell’aeroporto, ripensare un nuovo sistema viario e di trasporti, dare case lì, alle coppie di giovani, per ripopolare questi luoghi”. E la seconda tematica da discutere della mattinata, stabilita dall’Ente Parco, è stata proprio, la questione del ripopolamento di queste zone. Talarico a tal proposito, ha parlato di questo problema come emergenza principale, secondo il candidato, bisognerebbe mettere insieme i 37 comuni e ragionare in un’ottica di comunità, senza disperdere i fondi, creando un paese-albergo, e incentivando attività per sopperire allo spopolamento. Lanzetta ha affermato “Quei borghi sono dal punto di vista culturale e linguistico, eccellenti e dobbiamo valorizzarli, sono aree ricche di diversità e noi dobbiamo saper creare un marchio di bellezza per questo territorio”. Dieni denunciando la totale assenza di città metropolitana, ha dichiarato: “Bisogna puntare alle infrastrutture, noi auspichiamo che si trovino i fondi per questo e si potrebbe parlare di energia alternativa pulita e di ritorno all’agricoltura, per creare occupazione”. Secondo il candidato Nico D’Ascola, tre sarebbero le cose su cui puntare: infrastrutture, tecnologia e cultura, “senza infrastrutture non si fa turismo”. Conclude sulla questione, Ottavio Amaro, affermando che: “Il problema del Parco è manutentare la sua viabilità, dobbiamo arrivare lì con le piccole strade, non creare strade ad alta velocità, la manutenzione darebbe occupazione.” Ultimo punto sul quale i candidati, hanno espresso il loro pensiero e la loro linea d’azione, è stato il connubio cultura-natura e l’importanza di far conoscere le bellezze del nostro territorio, collegamenti permettendo. La nostra area metropolitana infatti, deve ambire, secondo l’Ente Parco, a proporsi come riferimento nello spazio euro mediterraneo, sviluppando un turismo culturale e naturalistico, ma l’attuale operatività dell’Aeroporto dello Stretto, sembra non poter sostenere tale aspirazione. Il primo a prendere la parola sulla questione, è stato Ottavio Amaro, secondo il quale, l’aeroporto deve essere messo in mano a imprenditori del turismo. Secondo Nico d’Ascola, si dovrebbero immaginare percorsi predeterminati dei turisti, come per il Museo, per esempio dal Museo all’Aerea Grecanica. La candidata 5 Stelle, Dieni, ha parlato di insufficienza del fondo per i piccoli borghi. Anche la Lanzetta, punta sull’intensificazione dei voli, soprattutto per il Piemonte, la Svizzera, la Germania e ha sottolineato l’importanza di invitare anche la Film Commission a sfruttare come set cinematografici, i nostri bellissimi luoghi dell’Aspromonte. Per Talarico, migliorare la situazione dell’aereoporto è la cosa fondamentale, altrimenti non è appetibile per gli imprenditori, iniziare l’attività qui, ma piuttosto in altre città del nord della Calabria. Infine la Tripodi, ha denunciato a tal proposito, la mancanza di identità di tutta la città metropolitana e l’importanza del miglioramento dei collegamenti aeroporto-stazione. Esauriti i vari punti da trattare della conferenza, la conclusione dei lavori, è stata fatta dal Presidente Bombino, che ha augurato a tutti i candidati un buon cammino e ha auspicato che dal 4 Marzo, si mettano in atto interventi, a favore del miglioramento della situazione del Parco D’Aspromonte.