Marò liberi su cauzione, cadono le accusa di terrorismo

Buone notizie sul fronte indiano. I due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre agli arresti in India dal 19 febbraio con l’accusa di aver ucciso due pescatori locali, sono stati scarcerati. Infatti l’Alta Corte del Kerala ha concesso la libertà su cauzione ai due militari. La libertà concessa ai due militari ha delle limitazioni. Infatti come riferisce la stampa indiana, dietro la scarcerazione esiste il pagamento di un deposito di 10 milioni di rupie (circa 143mila euro), la designazione di due garanti indiani, la consegna dei passaporti e il divieto di allontanarsi da Kochi. Inoltre i due avranno l’obbligo di firma giornaliero presso le autorità indiane, tra le 10 e le 11 del mattino. Al momento le autorità italiane hanno tenuto un basso profilo. Infatti il console generale Giampaolo Cutillo ha fatto sapere alla stampa che: «Aspettiamo di leggere l’ordinanza per le valutazioni. Non abbiamo ancora in mano l’atto firmato dal giudice. L’ordinanza, in ogni caso, dovrebbe essere disponibile in giornata, entro qualche ora». Dal punto di vista della caduta delle accuse formali di terrorismo, a dare il via è stata la decisione del governo del Kerala di rinunciare alle accuse richiamate nel cosiddetto “Sua Act”, una convenzione contro il terrorismo marittimo firmata a Roma nel 1988.

Salvatore Borruto

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