Anche questa settimana non posso che ripresentare in poche righe quella che ritengo l’ennesima occasione che ha il nostro territorio e in particolare la mia città, di uscire finalmente dal guado in cui la malsana politica e noi, a volte irresponsabili nel momento di esprimere un voto politico l’abbiamo rilegata. E’ il momento di far sentire il nostro grido disperato per mezzo di chi oggi si candita esclusivamente a difesa del nostro territorio, mettendo nelle sue mani il responsabile compito di difendere la nostra provincia e soprattutto l’area territoriale di quella che oggi è città Metropolitana che non ha più tempo da perdere. La nostra terra ha bisogno di esprimere finalmente un leader serio/a in grado di sconfiggere l’antipolitica e farci uscire dal limbo in cui siamo caduti, iniziando a prenderci come elettori anche noi le nostre responsabilità senza poi domani ritrovarci nel solito inutile piangerci addosso come fossimo gli ultimi dei “provincialotti” che si lamentano nel continuare a vedere Reggio Calabria relegata in fondo la classifica come qualità di vita. Lo ammetto, non posso oggi essere orgoglioso della mia città se la guardo nella sua difficile chiave di lettura di ciò che è diventata la principale città della Calabria, dove da troppo tempo ormai i suoi cittadini non fanno nulla per cambiargli il senso di direzione. Reggio come una città morta, inutile perché senza stimoli e maturando, mi sono ancor più reso conto, che in realtà è semplicemente sprecata. Nonostante decaduta dopo anni di cattiva gestione amministrativa e politica, la città dei Bronzi di Riace rimane a essere quella a misura di uomo, dove il mare, il buon clima e la sua anima solare ti fanno vivere bene, con il sorriso nelle giornate di vento e luce, e il fatto che sia inutile, dormiente e decadente è il risultato di un’estrema disattenzione dei cittadini e di una cattiva, cattivissima gestione politica, da spazzare immediatamente via dando spazio a chi, di quest’ambiente ne vuole costruire una città viva, sorridente e accogliente, recuperando la sua naturale dimensione turistica, al passo con i tempi, ma dando soprattutto risposte concrete e immediate ai problemi e alle esigenze di un territorio e dei suoi cittadini che hanno subito negli ultimi anni una classe politica miope obbligata da un voto di scambio, nel dover guardare solo gli interessi di quella cerchia “massonica politica” cui tutelare gli interessi è dovere /obbligo per chi si ritrova ad amministrare da queste latitudini. Questo sistema può essere spazzato solo da “aria pulita” che non può che arrivare spinta da un voto libero da qualsivoglia condizionamento. Quindi iniziamo da subito cambiando canale da questa soap opera che è la campagna elettorale che sta iniziando sotto i nostri occhi, inguardabile se vede come protagonisti “attori” di calibro nazionale come Matteo Renzi che promette 80 euro alle famiglie con figli, Luigi Di Maio che imperterrito ripresenta sistematicamente il concetto secondo il cui, il MoVimento 5 Stelle non si alleerà con nessuno, puntando dritto ad arrivare primo alle Politiche per poi chiedere l’incarico a Mattarella e fare un governo di minoranza e tante altre piccole comparse, rimesse sul palcoscenico del teatrino della politica come per magia, da un sistema elettorale nato solo per sconfiggere definitivamente il nostro sacro diritto a un voto che possa essere guida e non merce di scambio nel sistemare poltrone. Ecco perché secondo me, quest’avvio di campagna elettorale assomiglia un po’ a quelle soap opera sudamericane delle quali si poteva anche guardare una puntata ogni quindici senza perderne il filo della trama. Tanto non cambiava mai niente. D’accordo che “repetita iuvant”, ma qui si rischia di esagerare. Quindi mancando solo pochi giorni ormai al voto, è forti di una storia che ci appartiene, al Reggino consiglio di mantenere nervi saldi, tappi per le orecchie e magari, di spegnere il televisore per riaccenderlo solo a fatto compiuto dopo aver espresso il voto, per poter così capire in libertà, quanto significa oggi andare alle urne privi di condizionamenti dettati ad arte da mass media schierati tutti a sinistra. Tanto sappiatelo, l’unica certezza che abbiamo dopo questa tornata elettorale, e che i “nostri eroi”, una volta riacceso il piccolo schermo, saranno sempre lì ad aspettarci ripetendoci senza pudore i soliti e disgustanti concetti nei quali si sono “arroccati” grazie soprattutto a chi li tiene in vita se non cambiamo radicalmente quello che solo con la politica partecipata possiamo fare. Quindi ricordiamoci di esprimere un voto consapevole per chi deve da giorno 5 marzo rappresentarci e difenderci in quel di Roma capitale di quest’unica e indivisibile Patria che è la nostra bistrattata Italia di oggi.
Gattuso Maurizio Domenico