Egregio signor Sindaco, dopo aver preso visione del suo Cinepattone (ribadendo che quest’ultimo solitamente serve a far ridere, mentre nel suo c’è solo da piangere), mi sento in dovere di fare alcune considerazioni. Innanzitutto cominciamo col ribadire il comportamento assolutamente incivile e deprecabile dei soggetti in questione. Ma lei, Signor Sindaco, si è mai chiesto il perché di tale aberrazione in cui è scivolata la nostra città? La voglio incitare ad informarsi sulla Teoria delle Finestre Rotte, alla quale si sono ispirati amministratori di tantissime città nel mondo, non ultimo il Sindaco di New York Rudolph Giuliani. In sostanza, il degrado genera ulteriore degrado. Poi, sa, Signor Sindaco, io sono un’insegnante, e quando un mio alunno sbaglia, non mi posso permettere di chiamarlo stupido, cretino o qualsiasi altro insulto alla propria persona, devo semplicemente andare a ricercare le cause del suo fallimento e cercare di rimediare, devo mettere in atto tutte le strategie possibili affinché il mio alunno cresca soprattutto come persona. Ora, secondo me, è ciò che lei avrebbe dovuto fare, cioè venire incontro ai bisogni dei suoi cittadini, non pubblicare il filmato in rete, perché ciò non è servito a nulla, anzi, etichettandoli con quell’appellativo, è caduto in una bassezza di stile sicuramente non consona ad un Sindaco di una Città Metropolitana. Avrebbe dovuto sicuramente punire duramente i soggetti in questione, non farli diventare protagonisti. Ricordi sempre che il fallimento di un alunno è anche il fallimento di un’insegnante chiamato a dare l’esempio. Per finire mi piacerebbe darle un consiglio: ascolti di più i bisogni dei suoi concittadini per costruire, citando una frase della ministra dell’Istruzione, degna rappresentante del suo partito, una città più migliore !
L.M.