Reggio Calabria 23 dicembre 2017 – «Con la firma dell’atto notarile si sancisce un risultato storico per l’amministrazione Falcomatà. Al momento del nostro insediamento non era immaginabile arrivare a questo punto, cioè la fusione delle due società partecipate, Reges e Recasi, che si occupavano di riscossione e informatizzazione. Ma Hermes non è l’unione di due corpi assestanti, oggi è nata una nuova società che si occuperà della riscossione e della informatizzazione interamente partecipata dal socio pubblico, il Comune». Lo afferma il vice sindaco con delega al personale Armando Neri. «Si è chiusa definitivamente la stagione delle parti private e dei soci privati che tanti dubbi e perplessità ha destato in città così come numerose difficoltà di gestione » continua Neri. «La società Hermes è interamente partecipata dal comune di Reggio Calabria che si immedesima in essa. La società offrirà servizi preziosi per l’amministrazione e i cittadini, non solo al comune di Reggio ma perché no, a tutta l’area metropolitana». Un primo bilancio per Neri. «E’ un risultato ambizioso e da assessore al personale sono molto soddisfatto, perché ricordo che al momento dell’insediamento dell’amministrazione Falcomatà la situazione era veramente critica tanto da prospettarsi il licenziamento dei dipendenti». «Oggi invece la fusione di queste due società in una unica – spiega Neri- ha garantito la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, la ridiscussione dei contratti collettivi di lavoro da parte dei dipendenti in accordo con i sindacati. Ci si proietta verso una nuova stagione sulle ali di Hermes ».
L’immediato futuro
«Già immaginiamo Hermes nella sede progettata per accogliere il polo tributario della città di Reggio Calabria nei locali dell’ex Girasole, secondo la pianificazione già presentata dal sindaco Falcomatà. Un grande polo tributario aperto a tutti i cittadini, che servirà a riqualificare tra l’altro la zona sud della città e determinerà un risparmio, atteso che non verrà più pagato il canone di locazione esterno per la sede».
Le conclusioni
«Siamo molto ottimisti per il futuro – conclude Neri- ci aspettiamo molto da Hermes perché dovrà sostenere il comune, questo significa che si dovrà sempre di più percorrere quegli alvei che conducono a una maggiore equità fiscale e tributaria nei confronti dei cittadini, in modo tale che tutti possano pagare e tutti possano pagare meno».