La pubblicazione e diffusione di notizie false, le cosiddette fake news, è diventata in questi anni un fenomeno capace di danneggiare gravemente privati e aziende, influenzare l’opinione pubblica su temi importanti come la salute e la sicurezza, condizionare la politica, distruggere la reputazione di figure pubbliche e non solo. Ecco perchè nasce l’esigenza di diffondere un decalogo contro le bufale per permettere ai giovani di difendersi dalle false notizie che circolano in Rete, perchè solo dando alle nuove generazioni gli strumenti per risalire alla fonte delle notizie e distinguere le informazioni corrette da quelle scorrette che si può sconfiggere questo fenomeno. Il progetto è stato avviato dalla Camera dei Deputati e dal Ministero dell’Istruzione che hanno lanciato l’iniziativa “Basta Bufale” ed è finalizzato a sviluppare nelle studentesse e negli studenti competenze di media literacy e a consentire ai docenti di avviare in classe (scuola secondaria di primo e secondo grado) percorsi per insegnare a riconoscere le notizie false, individuarne le fonti, indagare sulla veridicità della stessa. Ecco si seguito il decalogo:
1. Condividi solo notizie che hai verificato. Chi mette in giro notizie false, e magari trae anche guadagno dalla loro circolazione, conta sul nostro istinto a condividerle, senza rifletterci troppo. O sul fatto che siamo portati a credere che una notizia sia vera solo perché ci arriva da qualcuno che conosciamo. Se non ci assicuriamo che una notizia sia vera prima di condividerla, però, contribuiamo alla circolazione incontrollata di informazioni false, che possono anche creare rischi per la società e diventare pericolose per le persone. Perciò non condividere se prima non hai verificato, resisti alle catene e non farti imbrogliare.
2. Usa gli strumenti di Internet per verificare le notizie. Cerca informazioni su chi è che pubblica e diffonde ogni notizia, verifica se si tratta di una fonte autorevole o meno. Guarda bene il nome del sito che pubblica la notizia che stai leggendo: magari è una storpiatura o la parodia di un sito più famoso, pensata per ingannarti. Controlla l’autenticità e la data delle foto usando i motori di ricerca: magari la foto è vera, ma riferita a un altro evento passato. Ricorda che sui social puoi sempre controllare il giorno e l’ora in cui un video è stato caricato. Cerca la fonte originale di una notizia scrivendo su un motore di ricerca, fra virgolette, un nome di persona o di luogo citato dalla notizia. Cerca quel nome anche sui siti antibufala e su siti autorevoli (per esempio quelli di giornali e TV di qualità). Guarda se il profilo social di chi pubblica la notizia ha il bollino di autenticità. Bastano pochi clic per fermare una bufala.
3. Chiedi le fonti e le prove. Controlla sempre la provenienza di ogni notizia: chi la pubblica e come la presenta. Guarda se la notizia indica bene le fonti dei dati, le date e luoghi precisi in cui avvengono i fatti. Se non lo fa, forse la notizia è falsa o sbagliata. Chiedere le fonti a chiunque è un tuo diritto: fallo valere. Chi non ti risponde ha probabilmente qualcosa da nascondere e non merita la tua fiducia.
4. Chiedi aiuto a una persona esperta o a un ente davvero competente. Internet è piena di utenti che credono o fingono di sapere tutto. E anche i giornalisti a volte possono sbagliare. Controlla se chi pubblica una notizia è realmente competente in materia, cerca degli esperti fra chi conosci, su Internet o fuori da Internet, a cui chiedere conferme indipendenti.
5. Ricorda che anche Internet e i social network sono manipolabili. La Rete è una grande opportunità, un importante strumento di conoscenza, ma vi operano tante organizzazioni e tanti truffatori che usano strumenti informatici potenti per creare eserciti di follower e Like finti e per seminare notizie false che generano soldi o manipolano le opinioni. Non fidarti di chi non conosci soltanto perché ti piace quello che dice, non è detto che dica la verità.
6. Riconosci i vari tipi e gli stili delle notizie false. Sono in tanti a pubblicare notizie false o manipolate, intenzionalmente o per errore: complottisti, ‘bufalari’ per denaro, burloni, gente in cerca di fama, pubblicitari scorretti, propagandisti, provocatori e semplici utenti incompetenti. Spesso li puoi riconoscere perché usano titoli drammatici e allarmisti, scrivono con tanti punti esclamativi, dicono cose esagerate o incredibili o hanno pagine confuse e piene di pubblicità.
7. Hai un potere enorme: usalo bene. Il tuo clic, il tuo Like, la tua condivisione possono diventare denaro per i fabbricanti di notizie false: ricordalo ogni volta. Ma soprattutto ricordati che diffondere o condividere una notizia falsa può avere conseguenze pesanti: potresti spaventare, diffamare, umiliare, istigare odio e violenza o creare angoscia inutile. E, una volta messa in giro, una menzogna non si ferma più.
8. Dai il buon esempio: non lamentarti del buio, ma accendi una luce. Crea anche tu, magari con gli amici, una pagina social, un blog, un sito per segnalare le notizie false che hai scoperto e mostrare come le hai smascherate. Ispirati allo stile di chi fa buon giornalismo. Aiuterà te e chi ti legge a capire come e perché nasce una notizia, come la si racconta bene e come la si critica, senza strillare o insultare. Sarà la tua palestra di giornalismo e sarà visibile nei motori di ricerca per aiutare gli altri a non farsi ingannare dalle bufale.
Fra i partner del progetto ci sono la Rai, la Federazione degli editori (Fieg), Confindustria. Ma anche importanti attori della Rete come Facebook e Google, le piattaforme su cui circolano le cosiddette fake news.
(fonte www.generazioniconnesse.it/site/it/fake-news/)