«I tempi sono maturi per ritirare fuori la proposta di istituzionalizzare un Comitato antimafia al Comune di Reggio Calabria, per offrire un supporto concreto alle associazioni antiracket, già presenti o che si attiveranno sul nostro territorio. Le interlocuzioni promosse negli ultimi giorni da Confindustria e Camera di Commercio, vanno esattamente in questa direzione. Il Comune può fare la sua parte, rinvigorendo la proposta avanzata dal sindaco all’inizio della consiliatura, approvata dalla Giunta, discussa dalla Commissione da me presieduta e successivamente varata dal Consiglio comunale». E’ quanto scrive in una nota il Presidente della Commissione Statuto e Regolamenti del Comune di Reggio Calabria Demetrio Martino. Il nuovo regolamento, già approvato dal consiglio comunale, prevede la costituzione di un Comitato, convocato e presieduto dal Sindaco o da un suo delegato, con la presenza di due componenti nominati in rappresentanza del movimento antiracket cittadino e i restanti componenti in rappresentanza della altre associazioni antimafia iscritte presso il registro della Prefettura. «Tra gli obiettivi del nuovo organismo – spiega Martino – l’analisi ed il controllo del fenomeno mafioso sul territorio cittadino, delle possibili infiltrazioni nella pubblica amministrazione, nonchè il fenomeno delle estorsioni alle imprese commerciali, attività di collaborazione con enti e associazioni, promozione di provvedimenti in tema di legalità da adottare entro 30 giorni dalle deliberazioni dello stesso Comitato. Gli incarichi individuati dal nascente organismo saranno svolti a titolo gratuito e sono previste delle relazioni, a cadenza almeno semestrale, al consiglio comunale, circa l’attività svolta dal Comitato». «E’ tempo di dare un seguito concreto a quella proposta – ha aggiunto il Presidente Martino – generando un’applicazione tangibile di quanto promosso dal Sindaco Falcomatà ormai due anni fa, cogliendo l’assist e quindi supportando la lodevole iniziativa promossa da Confindustria dopo gli ultimi gravi attentati intimidatori accaduti nella nostra città». «L’incendio all’attività del Presidente della Camera di Commercio Ninni Tramontana – ha aggiunto Martino – è infatti solo l’ultimo preoccupante episodio di una lunga serie di avvenimenti che non possono lasciare indifferente la nostra comunità. In questo quadro le istituzioni hanno il compito di promuovere le attività di prevenzione da affiancare all’attività repressiva brillantemente condotta delle forze di polizia. Per questo siamo convinti che sia venuto il momento di dare un’applicazione concreta a quella proposta, chiamando a raccolta le forze sane del territorio in questa battaglia per il presente ed il futuro della città».
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