New York 19:55 – Il sistematico “smantellamento” di quello che negli scorsi otto anni ha caratterizzato la politica di Obama continua. Gli Stati Uniti si sfilano dall’accordo delle Nazioni Unite per una migrazione sicura, il Global Compact on migration firmato nel settembre 2016. Lo annuncia l’ambasciatrice americana all’Onu, Nikki Haley, spiegando che la dichiarazione ”non e’ in linea con le politiche per l’immigrazione e i rifugiati americane e con i principi dell’amministrazione Trump”. ‘Le nostre decisioni sull’immigrazione devono essere sempre prese dagli americani e solo dagli americani” mette in evidenza Haley. ”La missione americana all’Onu ha informato il segretario generale che gli Stati Uniti mettono fine alla loro partecipazione al Global Compact sulla migrazione” afferma Haley. ‘Saremo noi a decidere come meglio controllare i nostri confini e chi sara’ autorizzato a entrare nel nostro paese – mette in evidenza Haley -. L’approccio globale della Dichiarazione di New York non e’ semplicemente compatibile con la sovranita’ americana”. L’Onu esprime “rammarico” per la decisione degli Usa di sfilarsi dal Global Compact on Migration, e sottolinea che le Nazioni Unite non dovrebbero perdere questa occasione “per migliorare le vite di milioni di persone nel mondo”. Lo afferma il presidente dell’Assemblea generale dell’Onu, Miroslav Lajcak, commentando la decisione americana (Ansa.it).