Black friday sempre più anche nei negozi, super sconti in oltre 200mila punti vendita

Sondaggio Confesercenti-SWG su consumatori e commercianti: 14 milioni di italiani pronti a comprare, giro d’affari 1,5 miliardi

 Sette negozi su dieci faranno offerte fino alla fine del weekend. Giornata promozionale importata ma che si afferma sempre di più nel commercio offline, sta diventando il terzo capitolo dei saldi

Il black friday piace sempre di più agli italiani. Sono già 14 milioni i nostri concittadini che hanno deciso di approfittare della giornata di domani per fare acquisti, per una spesa media procapite di 108 euro e un giro d’affari complessivo di circa 1,5 miliardi di euro. E se lo sciopero dei lavoratori di Piacenza potrebbe influire negativamente sul black friday online di Amazon, i consumatori potranno contare sulla rete dei negozi: saranno infatti oltre 200mila i negozi che aderiranno alla giornata di supersconti di domani, il 33% delle imprese del commercio di vicinato, in crescita dal 23% dello scorso anno.

E quasi 7 negozi su 10 prolungheranno le offerte fino alla fine della settimana. Le stime arrivano da uno studio condotto da Confesercenti in collaborazione con SWG, elaborando i dati di un doppio survey – che riportiamo di seguito – somministrato a consumatori e commercianti. Stime probabilmente in difetto: il venerdì nero, usanza importata dagli USA, è un fenomeno relativamente nuovo nel nostro Paese, come dimostra la quota – ancora ampia – di imprenditori e consumatori ancora incerti sull’iniziativa.

Il 23% dei commercianti è infatti ancora indeciso se aderire o meno, e non è detto che non si approfitti dell’occasione. Tra i consumatori, invece, gli indecisi sono il 44%. Le rilevazioni sono state chiuse mercoledì sera. Chi compra, cerca soprattutto tecnologia, indicata dal 60% degli intervistati, e poi moda ed abbigliamento (40%). In terza posizione, a grande distanza, emergono i viaggi, acquisto previsto dell’8% degli intervistati. Ma si cerca di tutto, con il 31% degli intervistati che hanno indicato altre tipologie di beni e servizi, dai prodotti per la casa a quelli cosmetici.

Un 4% ancora è indeciso, e sceglierà all’ultimo momento. Pur essendo un’abitudine arrivata nel nostro paese in seguito allo sviluppo dell’e-commerce, una buona parte dei consumatori ha deciso di fare i suoi acquisti offline: sebbene il 48% abbia progettato di fare acquisti solo sul web, c’è un 39% – pari a 5,4 milioni di italiani – che prevede di consumare il ‘venerdì nero’ in un punto vendita fisico, il 22% accompagnandolo ad un acquisto sulla rete ed un 17% che invece comprerà solo in un negozio vero.

Un interesse a cui la rete di distribuzione tradizionale risponde con sconti consistenti, fino al 50% ed oltre in un negozio su tre che aderisce al black friday. Il 33% limiterà le offerte alla giornata di venerdì, mentre il restante 67% lo farà più a lungo: un imprenditore su quattro (il 25%) ha sposato l’idea di black week ed ha iniziato gli sconti già lunedì, mentre il 42% farà il black weekend, fino a domenica sera.

Nella sua declinazione italiana, il black friday si sta dunque allungando, diventando sempre più un periodo di sconti ed affermandosi come terzo capitolo dei saldi prenatalizio, da affiancare a quelli estivi e invernali, anche se il giro d’affari è ancora minore. È indubbio però che la giornata di domani sarà, per molti aspetti, anche un test della ripresa dei consumi in previsione delle prossime festività.

Il 50% dei consumatori che partecipano al black friday userà infatti l’occasione per fare almeno un regalo di Natale, l’8% addirittura la maggior parte. Un anticipo sui consumi natalizi che in negozi di quartiere sperano di intercettare. Chi ha scelto di aderire alla giornata di promozione, infatti, lo fa soprattutto perché pensa sia un’occasione per aumentare le vendite (64%) e perché percepisce una richiesta da parte dei consumatori (20%). Ma c’è anche un 16% che ha già partecipato lo scorso anno ed è rimasto soddisfatto.

I negozianti che non partecipano al black friday, invece, nel 32% dei casi lo fanno perché lo ritengono un evento inadatto alla propria attività, nel 30% perché pensano che troppe promozioni siano dannose, mentre il 38% non pensa che il black friday sia un evento aperto anche al commercio di vicinato. Una risposta che non deve sorprendere, viste le polemiche sollevate lo scorso anno, con tanto di sanzioni, in alcune regioni dove vige il divieto di vendite promozionali a trenta giorni dal Natale. È necessario fare chiarezza, con una normativa, però, che sia valida sia per i negozi offline che per quelli online.

fonte  —  http://www.confesercenti.it/ – http://www.confesercenti.it/blog/black-friday-sempre-piu-anche-nei-negozi-reali-super-sconti-in-oltre-200mila-punti-vendita/

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