Scene davvero violente quest’oggi in provincia di Girona, la polizia è penetrata nel seggio elettorale dove era previsto votasse il presidente Carles Puigdemont, sfondando le porte che erano state chiuse dai cittadini. Ma il presidente è riuscito a votare in un altro seggio. Gli agenti sono stati accolti dal grido ‘Voterem’ degli elettori.
Il portavoce del governo catalano Jordi Turull ha affermato che dai tempi del franchismo non si vedeva una repressione e una violenza di Stato come quella esercitata oggi dalle forze spagnole contro la democrazia in Catalogna.
A Barcellona la polizia spagnola è intervenuta in alcuni seggi: ci sarebbero 40 feriti, anche un’anziana durante una carica. Il governo autonomo ha invitato a votare in ogni seggio e anche con le schede stampate da casa. “La Catalogna sta votando” ha assicurato il portavoce del governo catalano, spiegando che il 73% dei seggi è aperto. Turull ha detto che i seggi attivi sono 4.561, ma ha riconosciuto che ci sono “attacchi e blocchi informatici” e ha chiesto pazienza. “Per ogni problema, c’è una soluzione”.
FMP