Calabria, nuovo prestigioso riconoscimento per Corbelli: la sua storia in uno lungo speciale su media nazionale. Definito “un’icona, Apostolo di carità”

Dopo il prestigioso Premio “Acquaformosa che Accoglie”, che ha ricevuto nei giorni scorsi, per il suo ultratrentennale impegno a difesa dei diritti umani, un altro importante riconoscimento è giunto a Franco Corbelli, delegato della Presidenza della Regione per la tutela e la promozione dei diritti umani e fondatore e storico leader del Movimento Diritti Civili. Una grande Agenzia di Stampa Quotidiana Nazionale, Prima Pagina News, ha dedicato un lunghissimo reportage (una sorta di biografia) alla storia di Corbelli, raccontando alcune delle più significative, storiche battaglie civili, di giustizia e diverse grandi iniziative umanitarie nazionali e internazionali promosse in oltre 23 anni di attività del Movimento Diritti Civili, da lui fondato nel 1994, inizialmente, il primo anno, come Comitato a difesa dei diritti dei detenuti. Corbelli è stato definito nel titolo del lungo reportage “Apostolo di carità, leader e icona del Movimento Diritti Civili”. Sono state ricordate insieme alle infinite battaglie (dalla scarcerazione della giovane nigeriana, Kate, salvata dalla lapidazione, ai fratellini serbi non vedenti, Marko e Branko, che aiuta da 16 anni; dalla grazia fatta ottenere al giovane emigrante calabrese di Sorianello, Natale Stramondinoli, arrestato perché renitente alla leva 20 anni prima, alle lotte, iniziate oltre 20 anni fa a Napoli, per togliere i bambini dal carcere dove sono con le mamme detenute; alla battaglia per il piccolo Cocò Campolongo, che, un anno prima che venisse ucciso, aveva fatto uscire dal carcere di Castrovillari, dove si trovava con la giovane madre reclusa….e tante altre battaglie e storiche conquiste civili, l’elenco è assai lungo), le oltre 1500 lettere arrivate a Corbelli in questi anni da quasi tutte le regioni italiane, l’intervista sul New York Times (22 anni fa, per le sue lotte sul dramma delle carceri in Italia), gli speciali che gli sono stati dedicati su importanti settimanali e giornali nazionali (tra gli altri Gente, Il Giornale, Libero…), tutti i prestigiosi riconoscimenti, nazionali e internazionali, ottenuti, la nomina (che Corbelli non ha mai voluto in questi anni pubblicizzare più di tanto) nel settembre del 2003, da parte dell’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, dell’alta Onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana, la lettera di ringraziamento del Governo dell’Etiopia per l’aereo umanitario, carico di aiuti alimentari, che Corbelli ha allestito, regalato e consegnato all’Ambasciatore etiope in Italia, all’aeroporto Fiumicino di Roma, il 17 febbraio 2003, il ringraziamento della stampa bulgara per l’aiuto dato ad un loro connazionale, le parole dell’ex arcivescovo di Cosenza, Mons. Giuseppe Agostino, che definì Corbelli “Una grazia di Dio, che per fortuna esiste”. Nel reportage viene anche ricordata la nomina ad Ambasciatore dei diritti civili che l’allora Presidente della Provincia, oggi Governatore della Calabria, Mario Oliverio, conferì a Corbelli, l’11 aprile del 2004, nel corso di una solenne manifestazione nel Salone degli Specchi del Palazzo Provinciale in occasione dei dieci anni di collaborazione tra Corbelli e lo stesso Oliverio e per ricordare le tante iniziative umanitarie promosse insieme. Il leader di Diritti Civili si è detto “commosso e contento di questo riconoscimento ad una intera vita spesa sempre a difesa dei diritti umani, al servizio sempre degli ultimi e contro ogni forma di ingiustizia”. “Leggere quello che è stato scritto da Roma su una autorevole Agenzia di stampa quotidiana nazionale, come Prima Pagina News, è un riconoscimento non solo alla mia umile persona e alla storia del Movimento Diritti Civili, che ho fondato 23 anni fa, ma a quanti in tutti questi anni mi hanno sempre aiutato e sostenuto in tutte le mie mille battaglie civili e innumerevoli iniziative di solidarietà. Penso soprattutto a quei media (e mi fa piacere che l’autore dello speciale lo abbia sottolineato) che mi hanno sempre dato un prezioso sostegno consentendomi di superare tanti ostacoli, e a cui oggi va il mio grande ringraziamento. La storia, le battaglie e le conquiste di Diritti Civili devono essere motivo di orgoglio di una intera regione, di quella nostra Calabria che lotta ogni giorno per affermare la legalità e la solidarietà, che sa essere umile ma determinata, che combatte contro i soprusi e i prepotenti , che è contro ogni forma di xenofobia, razzismo, di intolleranza e sta dalla parte dei più poveri, degli indifesi e dei migranti. Se una prestigiosa Agenzia Nazionale dedica pagine e pagine alla storia di un piccolo calabrese, che è riuscito, con passione, sacrifici e onestà a varcare i confini regionali e nazionali e ad attirare l’attenzione e l’apprezzamento della stampa(e non solo) mondiale come per la grande opera umanitaria che sta per sorgere a Tarsia, il Cimitero internazionale dei Migranti, significa che anche in questa martoriata terra ce la possiamo fare a vincere le battaglie più importanti e difficili. Prima Pagina News mentre ricorda la lunga, incredibile storia di Corbelli, critica la classe politica di questa regione, contro cui molto spesso il leader di Diritti Civili ha dovuto protestare e combattere. L’autore del reportage si chiede come sia possibile che un personaggio così, con la sua storia, non sieda ancora in Parlamento, a rappresentare la sua terra e la sua gente e a dare ancora più forza e valenza istituzionale alle sue importanti battaglie. Un auspicio che sembra non interessare molto Corbelli che preferisce rimanere nella strada, il suo mondo, accanto agli ultimi, per continuare le sue battaglie e le sue iniziative umanitarie.

g.m.

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