Dopo mesi di disagi in tutta la Città a causa della incapacità dell’amministrazione comunale di gestire la situazione idrica, culminata oggi con le accorate proteste dei cittadini di Saracinello che sono scesi in strada bloccando per ore la circolazione e mandando in tilt il traffico in tutta la zona sud, stanchi e avviliti della continua e prolungata mancanza d’acqua nelle loro case, il Movimento Nazionale per la Sovranità chiede l’intervento di S.E. il Prefetto di Reggio Calabria, per scongiurare possibili situazioni che possano turbare il normale vivere civile e per far tornare alla normalità l’erogazione del prezioso liquido. Anche in questo caso, sostiene il MNS, le responsabilità sono sempre degli altri. Infatti, da Palazzo S. Giorgio si attacca il disco e le risposte (quando arrivano) sono sempre le stesse: “la sorical non manda acqua a sufficienza”; “la regione non paga e la sorical non eroga il servizio”; “non piove da tanto e i pozzi sono asciutti”, “ci sono troppi allacci abusivi”; “si è bruciata una pompa e non abbiamo soldi per comprarla per colpa di quelli che c’erano prima” e bla bla bla di seguito, facendo ancor di più arrabbiare i cittadini che ormai hanno capito che queste sono tutte scuse. Il Movimento Nazionale per la Sovranità, invece, sostiene da tempo che questa amministrazione di centrosinistra ha fallito in tutti i settori della vita cittadina, Reggio è allo sbando e tutti gli indicatori certificano questo fallimento sia politico che amministrativo. Adesso i reggini, consapevoli di questa evidente incapacità gestionale e arrabbiati per la mancata erogazione dei servizi primari minimi, come in questo caso l’acqua, scendono in strada a manifestare il loro disappunto ed a protestare per questo assurdo stato di cose che li costringe vergognosamente ad estenuanti ore di fila davanti le fontanine pubbliche (quando funzionano) per pochi litri di acqua, cosa che accade solo nei più sperduti villaggi dell’entroterra africano. Oggi la gente ha bloccato la strada a Saracinello, domani a Vito, poi a Catona, a Pellaro, ad Archi, a Gallico, a Ravagnese, perché la mancanza di acqua è dappertutto e la situazione è diventata insostenibile. Le proteste sono legittime e sacrosante, ma si tratta pur sempre di cittadini esasperati e proprio per questo portati a comportamenti che trascendono il civile comportamento. Pertanto – conclude la nota del Movimento Nazionale per la Sovranità – riteniamo che l’intervento delle Prefettura sia quanto mai opportuno e necessario, per accertare le responsabilità di questo insostenibile stato di cose, verificare eventuali contenziosi nel rapporto fra il comune e la sorical, porsi con i cittadini come interlocutore credibile (qual’è) tale da rasserenare gli animi e far tornare al più presto tutto nella normalità.
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