Reggio Calabria, 15 luglio 2017. – Nella giornata di ieri, a conclusione di una complessa ed articolata attività investigativa, coordinata dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, e dal Suo Procuratore Aggiunto, Gerardo Dominijanni, gli investigatori della locale Squadra Mobile hanno localizzato e catturato, all’interno di un immobile di Catona di Reggio Calabria, M.L.A., nato a Melito Porto Salvo (RC) il 21.02.1973, attivamente ricercato in quanto colpito da ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. il 21 aprile u.s., per reati in materia di armi. Il M. si era reso di fatto irreperibile dal 31 marzo 2017, ossia dal giorno in cui personale della Squadra Mobile aveva eseguito presso l’abitazione e le pertinenze del suo nucleo familiare, una perquisizione domiciliare, all’esito della quale erano state rinvenute e sequestrate alcune armi clandestine, munizionamento da guerra e un silenziatore artigianale per arma da fuoco, ragion per cui erano stati arrestati, in flagranza di reato, il padre M.A. e il fratello M.G.A., oggi ristretti, per quei fatti, agli arresti domiciliari. Le indagini relative al sequestro delle armi consentivano di acquisire gravi elementi indiziari anche a carico di M.L.A., che da quel giorno veniva attivamente ricercato dagli investigatori della Polizia di Stato, atteso che lo stesso – assente nel domicilio al momento della perquisizione della Polizia – si era dato alla fuga subito dopo l’arresto dei suoi congiunti. Dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile è emerso che il ricercato si spostava nella città di Reggio Calabria evidentemente aiutato da conoscenti e amici che avevano creato attorno a lui una efficace rete di protezione, capace di eludere le investigazioni finalizzate alla sua cattura. Grazie alla costante operatività sul territorio della Polizia di Stato, gli uomini della Squadra Mobile riuscivano, tuttavia, a comprendere le dinamiche degli spostamenti del M. fino a quando, nella giornata di ieri, avuta la ragionevole certezza che potesse trovarsi all’interno di un condominio del quartiere Catona, decidevano di intervenire, dopo aver cinturato completamente il perimetro dell’immobile in cui il ricercato aveva momentaneamente trovato rifugio. Individuato sulle scale dell’ultimo piano, il M. si è arresto agli operatori della Squadra Mobile senza opporre alcuna resistenza. Dopo le formalità di rito in Questura, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Arghillà. A conclusione dell’azione di polizia, è stata denunciata anche una donna di 42 anni per favoreggiamento personale nei confronti del M.
C.S. Questura di Reggio Calabria