India rapiti 2 turisti in Orissa

19\03\2012 – Non ci sono più dubbi in merito al rapimento dei due italiani, avvenuto presumibilmente ieri, nel nordest dell’India. La conferma, purtroppo, arriva in mattinata dalla Farnesina, che di concerto con l’ambasciata italiana e le autorità consolari indiane interpellate, ha effettuato un’attenta verifica circa l’attendibilità della notizia, trapelata nella giornata di ieri dalla televisione indiana Ndtv. Si tratta perciò di  due turisti, P.B. (54 anni), e C.C. (61 anni), i quali, secondo le fonti locali sarebbero stati rapiti mentre fotografavano donne del luogo presso un fiume. Insieme a loro sarebbero stati rapiti anche due indiani rilasciati però poco dopo. Ci sarebbe un gruppo di maoisti a capo del sequestro. A comprova di ciò, l’audio-messaggio inviato dal leader dei ribelli dell’Orissa, Sabyasachi Panda. Lo stesso ha difatti rivendicato il sequestro chiedendo ai governi dello Stato e dell’Unione la sospensione entro la serata del 18 (pomeriggio in Italia) di tutte le operazioni di sicurezza ( operazione Green Hunt, avviata nel novembre del 2009 dal governo indiano contro i ribelli maoisti Naxaliti), al fine di poter avviare delle trattative in merito alle 13 richieste avanzate in precedenza dal movimento ribelle nel mese di febbraio, tra cui la liberazione di alcuni prigionieri politici. Il chief minister dell’Orissa, Patnaik Naveen ha lanciato un appello ai rapitori chiedendo l’immediato rilascio dei due italiani, dimostrandosi peraltro disposto, solo successivamente alla loro liberazione, ad un inizio di trattative e negoziati. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sul rapimento. Secondo il sostituto procuratore, Erminio Amelio si configura il reato di sequestro di persona con finalità terroristiche.

Alessandra Tavella

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