È ormai quotidiana la presenza nella cronaca cittadina di eventi che ricordano a tutti il grave stato di degrado in cui è precipitata la nostra Reggio. Infatti, nel pomeriggio di mercoledì sul Lungomare, all’altezza delle Mura Greche, un enorme albero si è letteralmente spezzato e si è abbattuto su una automobile parcheggiata nelle vicinanze. Solo un miracolo ha evitato il peggio, perché fortunatamente nessun pedone in quel momento transitava. Purtroppo non è la prima volta che alberi si spezzano, rischiando cosi l’incolumità delle persone. L’incuria e l’assenza di manutenzione delle aree pubbliche in città continua a provocare danni ai beni e anche pericolo per l’incolumità dei cittadini e dopo le strade groviera adesso ci cadono in testa anche gli alberi. La cura del verde sembra non sia presa proprio in considerazione dall’attuale amministrazione comunale, che crede di poter risolvere il problema solo con qualche “adozione” di aiuole da parte di meritevoli cittadini, improvvisati “architetti del verde urbano”, disinteressandosi completamente di predisporre azioni mirate alla cura adeguata delle essenze ancora esistenti e all’impianto di nuove. La gravità di questo caso viene amplificata dal fatto che l’area verde del Lungomare, che separa le due strade poste a quote differenti, è sottoposta a tutela monumentale con decreto di vincolo della Soprintendenza competente – datato 25/09/2003 – che dichiara il sito d’interesse particolarmente importante ai sensi del D.L.vo 490/99, recepito dal D.L.vo 42/2004 (Codice dei Beni Culturali). La ricostruzione post sisma del 1908 ha visto, tra le prime opere realizzate, quella del Lungomare, su progetto dell’Arch. Camillo Autore, promossa dall’allora Sindaco On. Valentino, che impiegò alte professionalità per l’impianto della cortina verde del nostro lungomare. Le essenze furono importate dai migliori vivai del tempo, di qualità eccezionale, di provenienza subtropicale, che messe a dimora hanno assunto forme e dimensioni molto particolari e uniche. Il nostro clima ha favorito lo sviluppo eccezionale di alcune specie, tanto da superare, in alcuni casi, le dimensioni che raggiungono nei paesi di origine, sia dei fusti che delle radici. Per questi motivi, le amministrazioni comunali precedenti, contrariamente a quella attuale, hanno sempre prestato particolare attenzione alla cura e al mantenimento di piante così pregiate che rappresentano uno dei simboli e orgoglio della nostra città. E allora il Movimento Nazionale per la sovranità ancora una volta interviene con fermezza per sollecitare “l’azione” (questa sconosciuta!) dell’Amministrazione Comunale, affinché si possa mettere fine a questa sorta di roulette russa organizzata per i cittadini ed i turisti che affollano in questo periodo le passeggiate reggine, in alternativa a quelle che furono le organizzazioni delle estati reggine solo di qualche anno fa, quando la nostra città occupava spazi importanti su giornali locali, nazionali ed internazionali per grandi eventi e non per disgrazie o vergognose disorganizzazioni.
Saverio Laganà – Francesco D’Amato
Dirigenti Provinciali Movimento Nazionale per la Sovranità Reggio Calabria