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ASP Catanzaro: centro regionale di neurogenetica ha organizzato importante evento scientifico per il suo ventennale - Ilmetropolitano.it

ASP Catanzaro: centro regionale di neurogenetica ha organizzato importante evento scientifico per il suo ventennale

(ASP) – Catanzaro, 22 maggio 2017 – E’ stato presentato nel corso di una conferenza stampa il programma dei tre giorni di cerimonie e attività scientifiche che il Centro Regionale di Neurogenetica (CRN) dell’ASP di Catanzaro, diretto dalla Prof.ssa dott.ssa Amalia C. Bruni, ha organizzato per tracciare il bilancio della sua attività clinica e di ricerca a vent’anni dalla sua istituzione. L’evento, che vedrà la presenza di relatori prestigiosi provenienti da tutta Italia e non solo, avrà inizio martedì 24 maggio alle ore 16:00, con una cerimonia di apertura che si svolgerà a Lamezia Terme nel Teatro Grandinetti, aperta al pubblico e alla quale i cittadini sono invitati a partecipare. Seguiranno le sessioni scientifiche del 25 e 26 nel Borgo della Marinella di Amantea.  Alla conferenza stampa, per la presentazione delle celebrazioni del ventennale, erano presenti il Direttore dell’ASP di Catanzaro, dott. Giuseppe Perri, il direttore del CRN, Prof.ssa dr.ssa Amalia C. Bruni, il Presidente dell’Associazione per la ricerca Neurogenetica, Antonio Laganà. Gli interventi sono stati moderati dall’addetto stampa dell’ASP di Catanzaro, dott. Pasqualino Natrella. Numerose le autorità che presenzieranno alla cerimonia, tra queste un rappresentante del Ministero della Salute, il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi, il Presidente della Commissione Sanità, Consiglio regionale della Calabria, Michelangelo Mirabello, il Direttore Generale Dipartimento Tutela della Salute Regione Calabria Riccardo Fatarella, il Direttore Generale European Brain Research Institute EBRI Fondazione “Rita Levi Montalcini”, Roma, Giuseppe Nisticò, il Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Catanzaro Vincenzo A. Ciconte, il Presidente Associazione italiana Psicogeriatria AIP Marco Trabucchi, il Presidente Associazione autonoma per le demenze SINdem Stefano Francesco Cappa, il Presidente Società italiana di Neurologia SIN Leandro Provinciali, il Prefetto di Catanzaro Luisa Latella, il Direttore generale dell’ASP di Catanzaro Giuseppe Perri, il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro. L’istituzione del CRN, con legge della Regione Calabria (37/96), non è arrivata solo quale riconoscimento per i risultati ottenuti nello studio della Malattia di Alzheimer genetica, ma ha anche consentito la prosecuzione di un importante lavoro di ricerca. Il CRN ha dunque proseguito il grande patrimonio di studi avviati, sin dall’inizio degli anni ’80, in collaborazione con Centri nazionali e internazionali, che hanno avuto, tra i risultati principali, l’isolamento della presenilina 1, il gene più frequentemente coinvolto nella etiologia della malattia di Alzheimer genetica. Tale risultato è stato particolarmente rilevante perché ha contribuito a migliorare le conoscenze sui meccanismi patogenetici della patologia. Il Centro è ora struttura complessa dell’ASP di Catanzaro, svolge attività di ricerca ed eroga prestazioni assistenziali nel campo delle patologie neurodegenerative, delle demenze e delle malattie rare, con particolare attenzione alle forme ereditarie e ad esordio precoce. L’utenza è regionale e non solo: sono oltre 10.000 i pazienti che, in questi venti anni, sono transitati attraverso gli ambulatori e per i quali, dopo un accurato inquadramento diagnostico, si è provveduto alla presa in carico. La Prof.ssa Bruni spiega che “Gli studi di ricerca condotti sulle popolazioni calabresi ed i risultati ottenuti, sono stati oggetto di pubblicazioni internazionali, di notevole rilevanza scientifica ed hanno avuto anche ricadute significative per la nostra terra, la Calabria, dove è stato possibile, per certi aspetti, sovvertire le negatività legate alle malattie trasformandole in elementi positivi, correlati alla crescita ed al miglioramento delle conoscenze scientifiche. D’altra parte – aggiunge – si è prodotta una valorizzazione del patrimonio e delle ricchezze culturali (archivi storici, medici e non) e si è dato un valore aggiunto alla ricerca: nel CRN si svolge un’attività di ricerca che è di tipo traslazionale, ovvero parte dall’osservazione del paziente e dalla sua presa in carico, per poi avere ricadute sul paziente, sulla famiglia e sulla collettività nella sua accezione più ampia”. “Venti anni di attività sono dunque una tappa importante, specie nel sud Italia, dove spesso le iniziative, dopo le celebrazioni ed i fasti iniziali, perdono di vis propulsiva e, circondate da un complice silenzio, spesso sono destinate al fallimento”, così conclude la Prof.ssa Bruni, che, in qualità di Dirigente del CRN e Responsabile dell’evento, ha inteso “festeggiare” per come si conviene ad una struttura scientifica ovvero con l’organizzazione di un convegno importante: verranno affrontate le tematiche più moderne in tema di demenze e malattie neurodegenerative in presenza di relatori autorevoli, tra gli altri la prof.ssa Maria Grazia Spillantini di Cambridge, il professor Orso Bugiani già Direttore Scientifico dell’Istituto Besta di Milano, il professore Giovanni Cizza dagli Stati Uniti. Sono previste sessioni mirate e tavole rotonde per ascoltare le voci delle associazioni dei familiari dei pazienti, componente imprescindibile per assicurare oggi una qualificata assistenza.

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