Nicolò (FI): “urge una seria riforma del Welfare in Calabria”

“Urge una seria riforma del Welfare in Calabria e non si più rimandare sulle responsabilità in merito alle inadempienze e ai ritardi gravi che si registrano nelle attività di progettazione e pianificazione del dipartimento competente”. Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò, sottolineando che “per approvare la riforma serve un confronto preliminare per ascoltare le parti sociali e un serio dibattito politico in Consiglio regionale”. “Da quanto trapela dal tavolo tecnico, che si è tenuto stamane alla Cittadella, la riforma del Welfare non è strutturata per la risoluzione delle criticità ampiamente annunciate dagli addetti ai lavori oramai da oltre 10 mesi. Servono – continua Nicolò – interventi mirati per le esigenze familiari, con un’attenzione particolare per le fasce deboli e i diversamente abili. Il terzo settore continua a essere mortificato e non è tenuto in considerazione e non è possibile rimanere inerti e indifferenti, di fronte ai tanti, troppi, casi di diritti negati a persone colpite da gravi disabilità e prive di adeguati sostegni familiari”. “Siamo attenti e vigileremo sull’andamento dei lavori in un settore in cui i Governi nazionale  e regionale hanno delle responsabilità e non hanno rimosso e superato le cause che determinano condizioni di disuguaglianza. In proposito c’è da precisare che la Calabria ancora oggi è priva di uno strumento legislativo in grado di sostenere interventi per garantire una migliore qualità della vita di soggetti affetti da gravi patologie favorendone l’integrazione nella società”. “Anche da parte nostra – conclude l’esponente politico – per come abbiamo più volte sollecitato con interventi e interrogazioni, chiediamo maggiore attenzione da parte del presidente Oliverio e dell’assessore Roccisano per verificare le inadempienze della riforma Welfare, predisponendo interventi tempestivi coinvolgendo le parti sociali, al fine di risolvere le problematiche che affliggono il Terzo Settore. A tal proposito, serve un confronto in  Consiglio regionale per capire quali siano le strategie e le azioni che si intendono assumere da qui a breve con tale riforma”.

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