Legittima Difesa: il Senato dovrà metterci mano

Roma 12:30 – In questi giorni la Camera dei Deputati ha dato il via libera alla modifica degli articoli 52 e 59 del codice di procedura penale che riguardano i casi di legittima  difesa con aggravanti o meno. Grande scalpore ed indignazione si sono letti e sentiti su tutti i media nazionali in merito ad un concetto particolare. Il concetto sarebbe ” la reazione a un’aggressione commessa in tempo di notte”. Di seguito riportiamo il link alla pagina della Camera dei Deputati dopo passiamo leggere con esattezza il punto incriminato : Provvedimento Legittima Difesa. Ebbene sì, all’inizio si poteva pensare ad un errore od a una esacerbazione della faccenda voluta dai media per creare scalpore e movimentare un po’ l’opinione pubblica. Ma effettivamente  la questione è reale, quindi come leggiamo nella proposta di modifica  “…la reazione ad un’aggressione commessa in tempo di notte ovvero la reazione a seguito dell’introduzione nei luoghi con violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con inganno” la reazione possiamo averla solo di notte, che obiettivamente è un’indicazione temporale abbastanza vaga ed opinabile perché se l’azione criminale avvenisse durante il crepuscolo potremmo non essere “dentro” il range temporale per poter far valere questa sorta di “depenalizzazione”. Quindi tutto da rifare? Leggiamo, come riporta Liberoquotidiano che lo stesso Renzi abbia seri dubbi sulla legge che verrà di sicuro modificata in Senato, migliorandola ed aggiustando gli errori. Lo stesso Senato che non dovrebbe esistere, secondo l’ex premier, se nel dicembre scorso fosse passato il referendum da lui tanto agognato. Ora verrebbe da dire che grazie al cielo il Senato esiste ancora per poter correggere gli errori della Camera. a sostegno del ragionamento arrivano anche  le parole di Pietro Grasso, ancor più nette: “Diciamo meno male che c’è il Senato, se dobbiamo intervenire su questo tema. Staremo a vedere le proposte di ulteriori modifiche”.

banner

Recommended For You

About the Author: Carlo Viscardi