Reggio Calabria – Non accenna a placarsi la polemica che imperversa trasversalmente in città riguardo la vicenda dell’Aeroporto dello Stretto Tito Minniti, su cui come si è già avuto modo di capire, dall scorsa conferenza stampa, il Movimento Nazionale per la Sovranità non intende abassare la guardia. Il neonato partio di destra ha organizzato nel pomeriggio una manifestazione di pubblica aperta a tutti, associazioni, movimenti, altri partiti e liberi cittadini. Insomma molti di coloro che hanno a cuore le sorti dello scalo aeroportuale reggino, si sono ritrovati alle 18 a Piazza Italia. Buona l’affluenza del pubblico ed anche se sventolavano le bandiere del MNS tra la gente a manifestare con lo stesso obiettivo c’era anche chi è politicamente un avversario. A destare preoccupazione sono le soluzioni protempore che il governo centrale adotta per mandare avanti una situazione di agonia del Tito Minniti. Non un investimento programmatico o importante economicamente anzi, si parla di declassamento dell’aeroporto in base a incomprensibili strategia dell’ENAC. E’ inconcepibile che Reggio Calabria, la città più importante e popolosa della regione, non venga considerata con la giusta attenzione ed è anche inconcepibile che le istituzioni non si facciano “sentire” adeguatamente con chi governa nella Capitale, che ha anche lo stesso colore politico. Si attende adesso il nuovo incontro che il Sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, invitato a scendere in piazza oggi ma non presente, porti dei risultati concreti dal tavolo romano e non un’elemosina come quanto raccolto l’ultima volta. Sì, sono “tornati i voli di collegamento con Roma e Milano, dimezzati nelle quantità e con orari davvero impossibili tanto da sembrare una vera e propria presa per i fondelli. Reggio Calabria deve continuare a volare è quanto riportava la locandina della manifestazione di piazza ed è quanto chiedono le 500 circa persone intervenute a sostegno di coloro che hanno avuto il coraggio di porsi a difesa di tutti quelli che vengono danneggiati da un’eventuale chiusura o declassamento dell’aeroporto reggino per non parlare della famiglie di dipendenti licenziati il cui futuro è tutt’altro che roseo. Presenti tra la folla, insieme con uno dei leader nazionali del MNS, Giuseppe Scopelliti, anche diversi sindaci del comprensorio reggino, alcuni esponenti politici della dirimpettaia Messina, elementi dei sindacati e di associazioni varie. E’ chiaro che molta della responsabilità della situazione delicata in cui versa l’aeroporto di Reggio è da imputare alla politica regionale degli ultimi 2 anni ed alcuni suoi esponenti che si occupano di infrastrutture, di turismo e di mobilità.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.