Olanda 09:00 – L’Olanda, almeno quella europeista, tira un “sospiro di sollievo”. Secondo i primi dati che arrivano dallo spoglio delle urne parrebbe proprio che l’attuale esecutivo mantenga la maggioranza. Come ci riferisce RaiNews, il Partito liberale VVD di centrodestra del premier uscente Mark Rutte perde consensi ma si conferma la prima forza politica del Paese. Secondo gli ultimi dati non definitivi i liberali hanno ottenuto 33 seggi. Ne hanno persi 8 – erano 41 – ma si sono aggiudicati 12 deputati in più della destra estrema. Il PVV, Partito per la Libertà, guidato da Geert Wilders, la “famosa” e “spaventosa” ultradestra, guadagna 4 seggi e tocca quota 19. A parimerito troviamo i cristiano-democratici del Cda e i progressisti di sinistra del D66. I verdi fanno un balzo in avanti e da 4 seggi arrivano ad occuparne 16. Tutti gli “avanzamenti” del caso sono andati tutti a discapito dei Laburisti i quali si ritrovano ad avere 9 seggi dai 38 di prima. I conteggi, si tiene a precisare, non sono ancora finiti, ma l’andamento della situazione è questo. L’affluenza alle urne è stata alta: 82%. Nel 2012 era stata del 74%. “E’ una serata importante per tutta l’Europa: l’Olanda dopo la Brexit e le elezioni americane ha detto no al populismo”, ha esultato detto il premier Mark Rutte, commentando la vittoria alle elezioni. Ma l’antagonista, Geert Wilders, non “molla la presa” e sottolinea con un suo tweet che il suo partito è avanzato e non “eliminato” dalla politica : “Grazie agli elettori del Pvv! Abbiamo guadagnato seggi, il primo obiettivo è raggiunto. E Rutte non mi ha fatto fuori”.