I nuovi sistemi portuali con le costituende 15 Autorità di sistema prevedono una riorganizzazione di tutti i principali porti italiani anche per produrre notevoli tagli e fare chiarezza sull’aspetto , spesso controverso, burocratico strategico. Il porto di Reggio Calabria è stato accorpato alla Autorità di sistema dello Stretto con sede a Gioia Tauro assieme a Villa San Giovanni , Taureana di Palmi, Messina. Milazzo, Tremestieri, Crotone e Corigliano. Questa , la strada individuata dal Ministro Del Rio che è l’unica per far rinascere il Porto di Reggio Calabria dopo decenni di abbandono. Il Piano Strategico è stato approvato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con l’obiettivo di fare sistema e uscire da una logica asfittica campanilistica ed elaborare una proposta operativa integrata tra tutti i porti facenti parte della nuova Autorità. Vale anche l’idea che una stessa autorità di carattere imprenditoriale per i porti è indispensabile affinché le strutture portuali non muoiano sotto l’egida militare, a cui nulla si può imputare sul mancato sviluppo, o continuino a rimanere preda di abitudini consolidate nel tempo. Reggio ne è l’esempio e per un certo verso un caso a se . Attorno a questa legge che organizza il rilancio de l sistema portuale attraverso le nuove 15 Autorità sono convenuti Consigli regionali, Comuni, organizzazioni sindacali, Università e associazioni culturali che manifestano interesse per la portualità. Ovviamente, la questione è molto rilevante , e non trova tutti d’accordo e prevalgono , con azioni di rinvio, vecchie logiche di chi sino ad oggi hanno gestito l’esistente,senza avere né il potere né i mezzi, e che ha reso asfittica una struttura economicamente importante per il territorio come il porto. Una unica autorità portuale è in grado di organizzare le due sponde dello Stretto, in grado di sfidare monopoli, posizioni consolidate confluendo tutti in una area marittima di navigazione. Tutti i porti che costituiranno l’Autorità dello Stretto sono già in due Autorità Portuali , quella di Gioia Tauro e di Messina. Solo il Porto di Reggio Calabria , oggi, è totalmente fuori da ogni logica, riguardo alle grandi possibilità di sviluppo riguardanti il movimento delle merci,dei passeggeri e del turismo. Il Comune di Reggio Calabria , nel passato è stato assente, mentre i comuni della provincia di Villa San Giovanni e Palmi , hanno fatto tutti passi necessari per rendere irreversibile il provvedimento governativo votando delibere che sono state approvate dal Ministero aderendo alla Autorità di Gioia Tauro.
E qui veniamo alla proposta che ci sentiamo di avanzare come Circolo Velico, affiliato alla Federazione Italiana Vela e al CONI, al Comune di Reggio Calabria e al suo Sindaco Falcomatà. Si apra un tavolo con l’Università, la Camera di Commercio, l’Associazione Industriali, con le associazioni interessate per sostenere l’accorpamento alla autorità dei Gioia Tauro e seguire con le dovute pressioni politiche e amministrative l’iter procedurale con il Ministero delle Infrastrutture ed evitare ulteriori rinvii che sanno più di sabotaggio ad un giusto provvedimento legislativo.
Carlo Colella – Presidente