Trump inizia il suo mandato mantenendo le promesse elettorali

USA 09:20 – Come già dimostrato nella giornata di ieri il Presidente Trump intende iniziare il suo mandato con il mantenimento delle promesse fatte in campagna elettorale. Se nella giornata precedente ha sancito l’uscita dal patto TPP in questa giornata si occuperà di immigrazione clandestina. Il tutto, come ci rilancia RaiNews, inizia con una prima indiscrezione sul New York Times, nel quale leggiamo che Donald Trump intende firmare nella giornata di oggi un decreto che sblocca i fondi necessari per la costruzione del muro con il Messico. La conferma arriva a stretto giro e via twitte : “Grande giorno domani (oggi in Italia, ndr) per la sicurezza nazionale. tra le tante cose, costruiremo il muro!”, twitta il presidente degli Stati Uniti. Da sottolineare, per chi continua a “stracciarsi le vesti” per la disperazione e con l’accusa di razzismo, che il muro definito come barriera di separazione tra Stati Uniti d’America e Messico, detta anche muro messicano o muro di Tijuana, esiste di già , eretto nel 1994 dall’allora presidenza Clinton, quindi in un periodo di governo democratico. Il piano di Trump consisterebbe nel potenziamento di questa costruzione e nel controllo dell’immigrazione clandestina in tutte le direzioni compresi gli asili politici. Infatti il pieno dovrebbe prevedere restrizioni per i rifugiati negli Usa e persone in possesso di visto provenienti da Iraq, Iran, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen.  Si profila un bando temporaneo per i rifugiati fino a quando non saranno varate misure piu’ stringenti sull’iter di accettazione. Sempre in controtendenza  alla precedente amministrazione Trump torna a puntare il dito su quello che definisce “l’ambientalismo senza controllo” della passata amministrazione e firma due ordini esecutivi per permettere la costruzione dei due controversi oleodotti, il Keystone e il Dakota Access, che era stata bloccata da Obama. i decreti prevedono che gli oleodotti costruiti negli Stati Uniti debbano usare l’acciaio statunitense. Trump ha detto ai giornalisti che “rinegozieremo alcuni termini” del Keystone XL. “Se a loro andrà bene, vedremo di costruire l’oleodotto. Si tratta di tanti posti di lavoro, 28.000”. Con i due oleodotti, “rimetteremo all’opera un sacco di lavoratori del settore dell’acciaio”. “Siamo molto risoluti: se costruiamo oleodotti negli Stati Uniti, bisogna usare tubature costruite negli Stati Uniti”

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About the Author: Carlo Viscardi