Un nuovo servizio in città: lo “sportello a domicilio” della Reges dedicato alle fasce di popolazione più deboli, che si occuperà di servizio idrico, Tarsu/Tares/Tari, ICI/IMU. Persone anziane non autosufficienti, persone con disabilità, persone che si trovano temporaneamente in particolari condizioni di difficoltà per motivi sanitari: tutti soggetti interessati dal servizio offerto dalla Reges, presso la cui sede si è svolta stamane la conferenza stampa di presentazione alla presenza dei rappresentanti delle varie associazioni, tra cui l’Unione Ciechi di Reggio Calabria, Adoc Reggio Calabria, Iuppi, al consigliere Francesco Gangemi, delegato alle attività inerenti le società di servizi del Comune, all’assessore al Bilancio, Irene Calabrò e all’amministratore delegato Reges, Serafino Nucera. È quest’ultimo a spiegare in cosa consisterà concretamente il lavoro del nuovo sportello: “il servizio che noi offriamo – afferma Nucera – è uguale a quello che quotidianamente svolgono i nostri sportelli. Un nostro operatore andrà a trovare l’utente interessato direttamente presso il proprio domicilio, considerando che le persone a cui ci rivolgiamo sono impossibilitate a raggiungere le nostre sedi”. Una logica che si basa anche e soprattutto su dei canoni di sicurezza da garantire: la persona interessata, infatti, potrà contattare l’operatore del Servizio Clienti al numero verde gratuito 800.31.79.80 (attivo dal lunedì al venerdì – dalle ore 8.00 alle ore 14.00), che, verificata l’impossibilità di risolvere telefonicamente la problematica, fisserà un appuntamento al domicilio dell’utente per il disbrigo e la risoluzione della pratica. Il personale, inoltre, sarà munito di tesserino di riconoscimento. Un punto, quella della sicurezza, su cui si è soffermato anche Paolo Marcianò, presidente provinciale Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti: “se si facilita il rapporto cittadino-amministrazione – ha puntualizzato – è qualcosa di importante; nel campo dei tributi per un disabile, per un cieco, questo servizio è importantissimo”. Da ciò che emerso, inoltre, si sta pensando ad un progetto sempre in tema di sicurezza, in questo caso rivolta anche alle persone cieche e ipovedenti, che si rifà alla volontà di creare un vademecum dei tributi in brail. Un servizio in fase di sperimentazione, che si vuole aprire alla città e alle associazioni di categoria, a loro volta aperte al dialogo e alla collaborazione, come evidenziato dal consigliere Gangemi e dall’assessore Calabrò: “quando ci si approccia a chiedere bisogna essere anche portati all’ascolto – parole di Irene Calabrò – Ci siamo aperti per garantire tutti i servizi possibili, e la riscossione dei tributi è essenziale per garantire il servizio. E’ un’iniziativa che testimonia la vicinanza e la sensibilità dell’amministrazione anche in questo particolare momento che ci vede coinvolti nell’invio delle numerose fatture di idrico: noi sappiamo che molte persone hanno avuto delle difficoltà, non lo neghiamo. Sull’invio di 86mila fatture un errore può essere fisiologico, però cerchiamo di attivare tutte le tutele possibili per risolvere i problemi. Le entrate per noi sono la fonte principale per il nostro bilancio – conclude Irene Calabrò – quindi questo servizio va anche in tale direzione, facilitando sempre i percorsi di dialogo e collaborazione”.
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