Il decreto “Salva Italia” si comincia a materializzare e con i primi provvedimenti stabilita da Mario Monti riguardo il limite massimo retributivo dei dipendenti pubblici. Il testo del Decreto Legge stabilisce che gli stipendi dei manager della Pubblica Amministrazione non possano superare nella retribuzione quello del primo presidente della Corte di Cassazione (305.000,00€). I risparmi ottenuti da questa operazione andranno a rinforzare il fondo di ammortamento dei nostri titoli di stato. Il provvedimento , tramesso dal Presidente del Consiglio ai Presidenti di Camera e Senato contiene inoltre un ridimensionamento della retribuzione per il dipendenti collocati fuori ruolo o in aspettativa retribuita presso altre P.A. In tal caso il loro compensi non potranno superare il 25% del trattamento economico di base. Monti ha finalmente “messo mano” anche agli stipendi dei politici, così come la gente gli ha chiesto a gran voce. Verranno effettuati tagli agli stipendi dei deputati( maggiorati di un 10% per le figure più importanti), una riduzione pari a circa 700 euro netti. I vitalizi dei deputati saranno contabilizzati non più su base al sistema retributivo ma su quello contributivo. Infine si definirà la figura del collaboratore parlamentare, il cosiddetto portaborse, che otterrà un rimborso forfettario del 50%. Rimborso che dovrà essere documentato o con l’assunzione del collaboratore o con una dettagliata documentazione delle spese sostenute (al momento le spese sono rimborsate in toto).
fmp