12 dicembre 2016 – Nel 2015 la Calabria, con 12,2mila euro, si piazza all’ultimo posto della graduatoria regionale per livello di reddito disponibile, mentre il primo posto se lo aggiudica la Provincia Autonoma di Bolzano, con circa 23,7mila euro. A livello nazionale il reddito disponibile per abitante in termini nominali è pari nel 2015 a circa 21,1mila euro nel Nord-ovest, 20,4mila euro nel Nord-est, 18,7mila euro nel Centro e 13,2mila euro nel Mezzogiorno. E’ quanto emerge dai dati diffusi dall’Istat nei Conti economici territoriali che ci fanno vedere come il divario tra il Sud ed il resto dell’Italia continua. Il livello del Pil pro capite è di 17,8mila euro, inferiore del 44,2% rispetto a quello del Centro-Nord, nel 2014 era del 44,5%. Questo divario, in termini di reddito disponibile per abitante, scende al 34,3%, nel 2014 era del 35%. Il Nord-ovest è l’area geografica con il Pil per abitante più elevato, pari nel 2015 a 33,4mila euro: un livello di poco inferiore a quello del 2011 quando era 33,6mila euro. Seguono il Nord-est, con 32,3mila euro, nel 2011 era 31,9mila euro, e il Centro, con 29,3mila euro, nel 2011 30,4mila euro. Il Mezzogiorno, con 17,8mila euro, rimane sotto il livello del 2011 quando era 18,1mila euro. Per quanto riguarda la spesa per consumi finali delle famiglie a prezzi correnti è di 19,4mila euro nel Nord-ovest, 19,2mila euro nel Nord-est, 17,4mila euro al Centro e 12,7mila euro nel Mezzogiorno. Il divario negativo per queste spese tra Mezzogiorno e Centro-Nord è del 32,1%. Tra il 2011 e il 2015 le aree che registrano i cali più marcati del Pil sono il Centro (-1,2%) e il Mezzogiorno (-1,1%). La flessione è stata più contenuta nel Nord-ovest (-0,9%) e nel Nord-est (-0,5%). Nel periodo 2011-2015, l’occupazione cresce solo nella Provincia Autonoma di Bolzano, mentre Calabria, Molise, e Friuli-Venezia-Giulia registrano le cadute più ampie. (fonte rainews.it)