26\11\2016 – Troppe paure? Ecco una nuova tecnica che allontana le fobie e la sindrome post traumatica da stress. Infatti, secondo un metodo sperimentato da un team di scienziati dell’ATR Computational Neuroscience Lab, in Giappone, e pubblicato su Nature Human Behaviour, è possibile utilizzare le capacità di un software per analizzare le immagini sviluppate a livello cerebrale. Queste immagini vengono elaborate dal paziente in un preciso momento che corrisponde al punto di attivazione comportata dalla paura. Un software per combattere le paure, non eliminarle, ma riuscire a diminuire l’ansia e la sensazione di panico. Fino ad oggi uno dei metodi per trattare le paure tra i più impiegati e l’esposizione graduale, ovvero, far rivivere l’evento doloroso al paziente, riuscendo a tenere sotto controllo l’intero periodo di esposizione. Il team giapponese era alla ricerca di un metodo alternativo e completamente opposto. La tecnica impiegata dal software, come riporta Focus, si chiama “DecNef” (decoded neurofeedback), viene svolta “in risonanza magnetica funzionale (fMRI) e consiste nell’indurre una risposta nel paziente misurando i suoi pattern di attivazione cerebrale, confrontandoli con una attivazione ideale, e restituendogli un feedback adeguato senza che il soggetto debba pensarci consapevolmente”.