Tutti ricordano la catastrofe abbattutasi lo scorso 12 Gennaio sull’isola di Haiti. Il Terremoto provocò la distruzione totale di numerose zone della capitale, Port Au-Prince: circa 250.000 vittime e qualche milione di senza tetto. Nonostante gli aiuti umanitari internazionali furono immediati, la popolazione locale ha vissuto e continua a vivere in condizioni igieniche degradate. È questo uno dei motivi per cui purtroppo, si è scatenata un’epidemia di colera che ha già ucciso circa 260 persone e ne ha contagiato migliaia. Il governo haitiano, prossimo di elezioni, tende a minimizzare, ma la tensione alla frontiera dominicana è forte. Si teme che l’infezione di colera possa sfuggire al controllo e che si rischi un’epidemia mondiale. La preoccupazione della comunità internazionale è che alcune delle vittime provenivano da altre zone del paese per cui si avrebbero già diversi focolai sparsi sull’isola. Come se tutto ciò non fosse abbastanza, il quadro generale è aggravato dal fatto che Haiti si troverebbe proprio su una nuova faglia e quindi a rischio di un altro catastrofico evento, questo è quanto è emerso dagli specifici studi americani.
Fabrizio Pace